lunedì 5 febbraio 2007

UNA VITA DIFFICILE ( I,1960)
DI DINO RISI
Con ALBERTO SORDI, LEA MASSARI, Claudio Gora, Franco Fabrizi.
COMMEDIA

Un bellissimo ritratto d'italia, mettendo in scena la vita di un uomo fondamentalmente onesto, e idealista, che rischia di svendersi per compiacere la moglie, e salvarsi proprio per riscattarsi moralmente agli occhi di quest'ultima . Dalla Resistenza all'attentato a Togliatti, dal voto su Repubblica o monarchia ai nuovi rampanti, un quadro in movimento di grande valore, realizzato da un Dino Risi in grande forma e di grande acutezza. Alberto Sordi ubriaco che sputa alle macchine che passano all'alba in Versilia, disperato per essere stato lasciato dalla moglie, e lo schiaffo dato all'arrogante "cuménda" Claudio Gora che getta questi in piscina sono scene da antologia, cosi'come la cena dai nobili durante la trasmissione radio del risultato del referendum del '47. Forse il capolavoro d'attore di Sordi, in un grande film amaro che strappa risate come fossero denti, e lo fa senza anestesia .

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quando un regista abile e valente viene affiancato da un attore altrettanto bravo e competente il risultato è prodigioso.... nel film una vita difficile il regista è Dino Risi mentre l'attore é Alberto Sordi ed il connubio tra i due non poteva essere che dei più felici..... il film passa attraverso tappe eloquenti che hanno caratterizzato la storia Italiana quali quelle dell'armistizio con gli Americani durante la seconda Guerra mondiale, il passaggio dalla monarchia alla repubblica fino al boom economico. In questa cornice storica si muove Silvio Magnozzi(Alberto Sordi) uomo di sinistra dai sani principi che non si abbassa e non si inchina di fronte a nessuno pur di poter manifestare liberamente i propri pensieri, lavora come articolista presso un giornale per le cui incombenze riceve come retribuzione una miseria. Con la nascità del figlio i soldi incominciano a non bastare più e la moglie obbliga Silvio a darsi per vinto e a cedere alle avance proposte dai pezzi grossi della società, Silvio in un primo momento spinto dall'orgoglio ripudia le pretese della moglie e da qui incomincia il lungo periodo di riflessione che porterà Silvio a profondi attimi di sconforto( (memorabile la scena in cui Alberto Sordi ubriaco sputa le macchine che gli passano davanti) fino ad acconsentire e ad umiliarsi alle dipendenze di un grosso industriale. La moglie non sopporta vedere Silvio in questo stato e si accorge subito che è di gran lunga migliore una vita povera e modesta che una fatta di umiliazioni e di annientamenti morali. Si partiamo propria da questa ultima frase per comprendere il significato del film cosa ci vuole trasmettere??? ci vuole persuadere del fatto che a volte il denaro non è tutto e che prima di tutto è importante non disonorare e insudiciare la propria dignità il proprio decoro.... insomma è importante arrivare a certi traguardi ma è altrettanto importante arrivarci in maniera pulita!!!!