martedì 6 febbraio 2007

JACKIE BROWN (Jackie Brown, USA 1997)
DI QUENTIN TARANTINO
Con PAM GRIER ,Robert Forster, Samuel L.Jackson, Robert De Niro.
NOIR


Ricevuto con sostanziale perplessità dalle orde di fans di Tarantino, "Jackie Brown" fece l'effetto di una doccia semi- fredda:dopo il sarcasmo "heavy" con cui il precedente titolo dell'autore metteva in scena violenza, killer fessi e icone americane con una sceneggiatura originale e ad incastro, ritrovarsi davanti ad un thriller dai toni molto ironici e dal ritmo tenuto a bassa cadenza, non è stato accettato del tutto. Più lineare degli altri titoli dell'autore de"Le jene", questa è un'opera che , a detta di Tarantino stesso, andrà giudicata in prospettiva. Contando pure il consueto esubero vocale da record,"Jackie Brown" appare da subito un film ben concepito : si notano, oltre all'ottima conduzione degli attori, la finezza di alcune scelte, come il parallelo finale tra la protagonista e il "cauzionista", con lo sguardo spento della donna mentre canta, in fuga senza fretta, da ciò che ha alle spalle che fa il paio con l'uomo che si dissolve nel grigiore a cui appartiene. Scandito da numerosi brani di black music anni '70, il film è un esercizio spesso elegante della macchina da presa e del montaggio, e va bene che il plot è in alcuni passaggi macchinoso o lento, ma lo stile tarantiniano è fatto anche di questo, il contrasto tra il lievitare della parola "parlata" e la fluidità della ripresa e il gioco degli interpreti. Per cui "Jackie Brown" è l'equivalente filmico di un Giallo Mondadori riletto da Gassman : un film che , in altre mani, si sarebbe risolto in un thriller un pò banale. Splendida Pam Grier .

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