domenica 18 febbraio 2007

FIGHT CLUB ( The Fight Club,USA 1999)
DI DAVID FINCHER
Con EDWARD NORTON, BRAD PITT ,Helena Bonham-Carter, Meat Loaf.
GROTTESCO

David Fincher, regista inglese venuto dai videoclips gira film con soggetti originali e spiazzanti, dall'atmosfera fosca e poco rassicurante,con finale ("The game" e "Panic room" a parte) niente affatto consolatorio. Si badi che questo e'un talento come non molti ne sono emersi negli ultimi venti anni, con una capacita visionaria degna del David Lynch migliore, e in grado di saper far lievitare la tensione come DePalma : con tutte queste qualita'riconosciutegli, non si puo' dire che "Fight club" sia un film riuscito. Anzi. Senza accusarlo di fomentare la violenza urbana come invece ha fatto qualcuno quando usci', questo lungometraggio è poco convincente nella sostanza. Addirittura, si potrebbe dire che c'è una gran tecnica, un montaggio bello e serrato, un bel po'di idee interessanti a livello visivo, ma tutto si risolve in una fastosa bolla di sapone. Si passa da un cinismo abbastanza disumano ( il personaggio di Norton che passa le serate in centri per malati anche terminali solo per curarsi l'insonnia), a un piu'delineato nichilismo, persino snob e indisponente, per giungere a un goffo tentativo moralistico nel finale: e il risvolto a sorpresa, a uno spettatore attento probabilmente non sorte l'effetto dirompente anelato da sceneggiatori e regista, visto che, a un'analisi stretta degli avvenimenti, è l'unica spiegazione possibile.peccato, perche'gli attori sono in forma : la Bonham-Carter è scostante e antipatica come il ruolo le richiedee il duo Norton-Pitt risulta ben congegnato, con particolare menzione per il divo di "Seven", qui molto convincente. Ma "Fight club" è una concreta delusione: e poi,va bene che siamo in un film ad alto potenziale spettacolare, e in questi casi la verosimiglianza è un optional, ma chi si spara in bocca muore, non rimane stordito.

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