giovedì 31 gennaio 2008

INTO THE WILD-Nelle terre selvagge ( Into the wild, USA 2007)
DI SEAN PENN
Con EMILE HIRSCH, Catherine Keener,Hal Holbrook, William Hurt.
DRAMMATICO


E' un'insolita edizione, in un certo senso, quella prossima ventura degli Oscar: due film che in molti davano per autorevoli candidati non hanno avuto più di due nominations, come appunto "American gangster" e il nuovo film diretto da Sean Penn, "Into the wild". Tratto dalla storia vera e impressionante di un giovane laureato che sceglie di raggiungere l'Alaska, liberandosi di tutto ciò che gli faciliterebbe le cose ( soldi, carte di credito, documenti) per una scelta radicale, quasi monastica, atta a trovare una propria strada al di là di tutto ciò che rappresenta modernità e provenienza. Il quarto film e mezzo di Sean Penn ( comprendendo anche l'episodio di "11/09/01") ha , forse, come difetto rintracciabile, quello di non spiegare esaurientemente le motivazioni che inducono il giovane Chris ad intraprendere un cammino coraggioso e agli occhi dei più folle: per il resto, ci troviamo di fronte ad un lungometraggio denso, lungo due ore e mezza ma appassionante, con tempi lontani dai ritmi agitati di oggi, un "Sulla strada" moderno, interpretato straordinariamente da un Emile Hirsh che buca lo schermo. Avventura umana epica e interessante, "Into the wild" propone una meditazione su valori fondamentali in termini spirituali onesti, rammentando a chi lo guarda che la Natura, come tutte le cose meravigliose, porti all'estasi e al fascino della scoperta, ma che può dimostrare all'Uomo quanto sia sempre pronta a rivelargli la propria ingestibilità. La regia di Penn cerca costantemente nuovi linguaggi, e la candidatura agli Academy Awards sarebbe stata, a mio avviso, ampiamente meritata.
IL POZZO E IL PENDOLO ( The pit and the pendulum, USA 1961)
DI ROGER CORMAN
Con VINCENT PRICE, Barbara Steele, John Kerr, Luana Anders.
HORROR

Campionissimo di un cinema poco costoso , abile nel gestire il basso budget e ad abbinare il puro genere a citazioni di cultura non banale, Roger Corman è un caso a parte nel cinema americano, che ha ispirato, con il suo talento e la sua forza produttiva, numerosi registi dalla generazione di Spielberg, Coppola e Scorsese in giù. I suoi adattamenti da Edgar Allan Poe, inizialmente presi poco sul serio, sono oggi considerati dei piccoli classici da prendere ad esempio. "Il pozzo e il pendolo", tratto da un celeberrimo racconto dell'autore de "Il gatto nero", è un breve e divertente film horror che vive dell'istrionismo marpione del grande Vincent Price, cui fa corona la partecipazione ironica della star del genere dell'epoca, l'inglese Barbara Steele: le buone intuizioni scenografiche, il ritmo di narrazione e sceneggiatura fanno sì che il film sia uno spettacolo piacevole e più raffinato di quanto sia stato valutato all'epoca dell'uscita.

lunedì 28 gennaio 2008

STATI DI ALLUCINAZIONE ( Altered states, USA 1981)
DI KEN RUSSELL
Con WILLIAM HURT, Blair Brown, Bob Balaban , Charles Haid.
FANTASTICO


Il romanzo di Paddy Chayefsky, autore tra l'altro della parabola inquietante di "Quinto potere", ha ispirato Ken Russell per questo fanta-thriller:tra immersioni in una vasca piena di liquido amniotico ,mutamenti fisici alla Hyde,e visioni da delirio puro,la storia dell'antropologo che rischia di diventare un mostro avvince lo spettatore.Pur con qualche limite emotivo dovuto alla forte componente cerebral-scientifica della sceneggiatura,"Stati di allucinazione" solleva tensione per la tensione che sa creare, e ammirato stupore per le visioni impazzite ,che prevedono anche un'impressionante crocefisso con teste di caprone.Hurt, qui agli inizi di carriera, è credibile nella sua fisicità intellettuale e apporta una dose notevole di nevrosi al personaggio, Russell sguazza nella parte visionaria e si cura di rendere appetibile il corpo narrativo del film.
STORIE INCREDIBILI ( Amazing stories, USA 1986)
DI STEVEN SPIELBERG, ROBERT ZEMECKIS,WILLIAM DEAR
Con KEVIN COSTNER, CHRISTOPHER LLOYD, KIEFER SUTHERLAND,Mary Stuart
Masterson.
FANTASTICO

Assemblamento di tre episodi di una serie poi mai veramente decollata, voluta da Steven Spielberg per realizzare una sorta di "Ai confini della realtà" versione anni Ottanta, questo film uscì da noi nell'Estate del 1987. Passato in breve dalle vuote sale estive di quell'epoca al formato VHS , ha di apprezzabile l'episodio appunto del regista di Indiana Jones, con la mistura di disegni animati e racconto fantastico, con l'aviatore Kevin Costner ( si narra che fu proprio Spielberg a suggerirlo a DePalma per "Gli intoccabili") che disegna un carrello di fortuna per il proprio velivolo onde evitare lo schianto. Accettabile per un'ora e mezza di svago puro, conferma tuttavia la non eccezionalità dell'operazione.

venerdì 25 gennaio 2008

L'IMPLACABILE ( The running man, USA 1987)
DI PAUL MICHAEL GLASER
Con ARNOLD SCHWARZENEGGER, Maria Conchita Alonso, Yaphet Kotto.
FANTASCIENZA


Curioso tentativo di apologo truccato da film d'azione futuribile,"The running man" prende le mosse da un racconto di Stephen King:sotto la regia dell'ex co-protagonista della serie tv "Starsky & Hutch", Paul Michael Glaser, Schwarzenegger è un militare finito in un crudele gioco tv ad eliminazione fisica, di cui il conduttore è un imbonitore catodico dall'anima luciferina.Anche divertente, nonostante riesca ad essere spesso pittoresco per il look dei personaggi, "L'implacabile" abbozza una satira violenta della tv-ammazzaumanità , molto prima che altri se ne prendessero la briga.Ovviamente, è un film che si lascia seguire, con i suoi limiti, cedendo spesso troppo al fumettistico, però puntando anche su una salvifica ironia che insaporisce la portata.
UN SACCO BELLO ( I, 1980)
DI CARLO VERDONE
Con CARLO VERDONE, Veronica Miriel, Mario Brega, Renato Scarpa.
COMMEDIA


Raggiunta una certa notorietà in televisione con programmi come "Nonstop", Carlo Verdone, sotto l'ala di Sergio Leone,amico di famiglia, ebbe l'occasione di esordire al cinema come regista e protagonista:ne viene fuori un film in tre episodi, ambientati in una calda domenica estiva a Roma, e Verdone si prodiga in sei ruoli, tutti francamente divertenti.Oggetto della satira verdoniana sono i post-hippy, i preti filosofeggianti, i bambinoni e i bulli che vanno in Polonia con le calze da regalare alle bellezze locali per un pò di sesso, i professori con moraletta vetero-rincoglionita:"Un sacco bello" è un film che forse non mantiene tutte le premesse che vi si colgono nella prima mezz'ora, ma ha un gran numero di battute divertenti che sono rimaste nella memoria e a tutt'oggi vengono citate.L'episodio più esilarante è forse quello del "figlio dei fiori", in cui l'attore romano si divide in quattro, e gli altri attori, dalla spagnola carina Veronica Miriel all'incazzoso e livido Mario Brega(qui irresistibile) si adattano a fargli da valide spalle.Una commedia che , come una domenica, lascia trapelare una venatura malinconica prima della fine.
15 MINUTI-Follia omicida a New York (15 minutes, USA 2000)
DI JOHN HERZFELD
Con EDWARD BURNS, ROBERT DE NIRO, Avery Brooks, Kilsey Grammer.
THRILLER

Citare Andy Warhol a proposito dei famosi "15 minuti di fama per diritto ad ognuno" è ormai usurato, ma il titolo del film scritto e diretto da John Herzfeld che vede i due poliziotti Burns e De Niro sulle tracce di due pericolosi immigrati dall'Est europeo. Pellicola d'azione non originalissima, ha il merito di salutari spruzzate d'ironia nel tono usato per raccontare , e una trovata narrativa da non rivelare assolutamente, a metà circa, che spiazza di sicuro lo spettatore. I cattivi sono anche troppo pittoreschi, il ritmo non è esattamente indiavolato, l'accoppiata Burns-De Niro funziona benino, anche se il clichè dello sbirro giovane e quello esperto l'abbiamo già visto molte volte.

giovedì 24 gennaio 2008

TENERAMENTE IN TRE ( The tender, USA 1991)
DI ROBERT HARMON
Con JOHN TRAVOLTA, Ellie Rabo, Tino Larriva, Richard Edson.
DRAMMATICO
Secondo film di un regista il cui esordio ("The hitcher") era stato apprezzato da molti critici, specialmente quelli giovani:tra il thriller per famiglie e il melò, questa storia che narra di un padre che ha fatto una vita sbagliata, di una bambina sensibile, e di un bel cane destinato alle infami violenze dei combattimenti organizzati da ignobili scommettitori, non si trasforma in un film del tutto riuscito,ma nemmeno fa rimpiangere il tempo che occorre per vederlo.Meglio nella seconda parte che nella prima, trova in Travolta un professionale protagonista, che contribuisce a sfumare gli aspetti potenzialmente più melensi:non ha avuto alcuna fortuna nelle sale americane, da noi è apparso direttamente nelle videoteche.
RAG.ARTURO DE FANTI, BANCARIO-PRECARIO ( I, 1980)
DI LUCIANO SALCE
Con PAOLO VILLAGGIO, CATHERINE SPAAK. Anna Maria Rizzoli, Gigi Reder.
COMMEDIA

Praticamente girato quasi tutto nell'appartamento della coppia Villaggio-Spaak, questo film che vedeva riunirsi l'interprete di "Fantozzi" e Luciano Salce si rifà alla pochade più classica mescolando amanti, corna, liti, un pò di pruriti.Però la critica al carovita è banale, o perlomeno poco gustosa, gli interpreti si ricordano solo per il gran berciare,Villaggio si arrabatta ma questo ragionier DeFanti non ha saputo tramutarsi in una maschera come Fantozzi e Fracchia, c'è poco da fare.Per niente divertente, il film è inutile:e la cosa che rimane più impressa è la comparsata di una tetta ( tra l'altro, di un certo volume...) di Bonaccorti Enrica, già compositrice de"La lontananza" e futura conduttrice televisiva.

mercoledì 23 gennaio 2008

LA VITA A MODO MIO (Everybody's fool, USA 1994)
DI ROBERT BENTON
Con PAUL NEWMAN, Melanie Griffith, Jessica Tandy, Bruce Willis.
COMMEDIA
Candidato a due premi Oscar, tra cui quello per il miglior attore protagonista,ennesima nomination per Paul Newman,"La vita a modo mio" conferma però il lento declino di un ex-autore interessante come Robert Benton, vincitore della statuetta per "Kramer contro Kramer":una commedia fiacca che tira avanti un po'a singhiozzo, e una certa confusione narrativa, con una marcia forzata verso un happy end consolatorio che risulta nella sostanza rabberciato. Si salva a stento, per via della simpatia che riscuotono sia Paul Newman, il quale ripete un personaggio invecchiato ma simile a quello del suo "Sfida senza paura", un testardo che in fondo sa essere di buon cuore, e la Jessica Tandy qui alla penultima recita:per il resto, vuoti di sceneggiatura, Bruce Willis e la bella Melanie Griffith calati in ruoli di secondo piano che non lasciano capire la loro influenza sulla storia, e una tendenziale incapacità di mantenere un buon ritmo.
IL CASO THOMAS CRAWFORD ( Fracture, USA 2007)
DI GREGORY HOBLIT
Con ANTHONY HOPKINS, RYAN GOSLING, Rosamund Pike, Cliff Curtis.
THRILLER

L'ingegner Thomas Crawford spara alla bella moglie nel salone della propria villa, dopo essersi accertato che la signora abbia una relazione ultraconiugale con un uomo più giovane: in tribunale , più lampante di così... E invece lo scaltro marito tradito ha colpito la sua vittima in modo da non ucciderla sul colpo, ribaltando l'accusa al processo, nel quale si difende oltretutto da solo. Per il giovane e ambizioso legale che sostiene, senza troppa convinzione, l'accusa, è dura, però niente è mai scontato.Per la verità, Gregory Hoblit aveva lasciato sperare in film migliori, ai tempi del suo esordio con "Schegge di paura", e pure "Fracture" non lascerà il segno nel filone dei legal thriller: affidato al duello attoriale tra lo scafato ( ma non troppo invogliato) Hopkins e il rampante Gosling, questo giallo ha un'ambientazione troppo laccata per risultare convincente, il plot non avvince, e i personaggi sono disegnati in modo abbastanza superficiale da lasciare lo spettatore indifferente o quasi a ciò che si svolge sullo schermo.
SOTTO IL SEGNO DEL PERICOLO
(Clear and present danger, USA 1994)
DI PHILLIP NOYCE
Con HARRISON FORD, Willem Dafoe, Anne Archer, James Earl Jones.
AZIONE

Terza avventura portata sullo schermo per Jack Ryan, e seconda interpretata da Harrison Ford: lo scenario questa volta è la lotta al narcotraffico colombiano, con la complicazione di connivenze con uomini dell'Intelligence. Noyce realizza un episodio piuttosto migliore di quello che l'ha preceduto, "Giochi di potere", eccedendo forse con il minutaggio, ma imbastendo un buon racconto che alterna efficaci scene d'azione a una cura non grossolana nell'elaborare motivazioni dei personaggi e snodi della storia narrata. Harrison Ford condivide con Willem Dafoe ( impersona Clark, altro personaggio coinvolto in vari romanzi di Tom Clancy) l'azione, cavandosela meglio che nel titolo precedente, e, cosa strana per un action-movie, il film non sembra neanche troppo inverosimile....

lunedì 21 gennaio 2008

IL VIZIETTO II ( La cage aux folles II , F/I 1980)
DI EDOUARDO MOLINARO
Con MICHEL SERRAULT, UGO TOGNAZZI, Marcel Bozzuffi, Paola Borboni.
COMMEDIA


Logica continuazione delle avventure brillanti della coppia gaia Albin-Renato dell'originaria commedia "La cage aux folles", giunta due anni dopo sugli schermi e sempre coprodotta tra Francia e Italia, "Il vizietto II" inserisce nella trama un pò di giallo, anche per giustificare il nuovo sviluppo. Il soggetto è tuttavia più forzato del primo episodio, e molte delle fortune del seguito poggiano sui bravissimi interpreti , specialmente i due protagonisti Serrault , che ha momenti impagabili, e Tognazzi, che si adegua quasi ad un ruolo di spalla di lusso per permettere al compagno di scena di scatenarsi. Farsa tutto sommato gentile, ha qua e là delle lacune di sceneggiatura, ma gli spettatori dell'epoca se ne accorsero il giusto, giacchè tributarono un enorme successo anche a questo numero 2.

domenica 20 gennaio 2008

I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE
( The boys from Brazil, USA/GB 1978)
DI FRANKLIN J.SCHAFFNER
Con GREGORY PECK, LAURENCE OLIVIER,James Mason, Lilli Palmer.
THRILLER

Gli anni Settanta videro il proliferare di thriller spionistici che prevedevano una componente legata al nazismo, o perlomeno con criminali sfuggiti alla giustizia : qui, traendo il soggetto da un romanzo dell'Ira Levin di "Rosemary's baby" e "Sliver", si ipotizza che il famigerato Josef Mengele, medico maledetto capace di esperimenti atroci su poveri disgraziati capitatigli sotto le mani, abbia clonato il fuhrer per avviare un progetto di rinnovare la scalata al Reich. Franklin J.Schaffner è sempre stato un regista altalenante, responsabile di buoni lavori come di altri meno convincenti: "I ragazzi venuti dal Brasile" si piazza a metà, con uno spunto non banale, diverse ovvietà nell'elaborazione della trama e un finale singolare, con un duello tra vecchi ( Peck vs.Olivier) che vede i due contendenti fisicamente distrutti, concludersi con una ritorsione imprevedibile per il malvagio Mengele. Gregory Peck sfodera una nascosta mellifluità nell'impersonare il mostro nazista, Laurence Olivier fa un Simon Wiesenthal ( meritorio cacciatore di criminali di guerra oggi poco ricordato ,ingiustamente) acciaccato : contaminazioni horror, una vaga affinità con il precedente "Il maratoneta" , non solo per la presenza dell'antico interprete di "Amleto", il film si lascia guardare ma non avvince.
IO BALLO DA SOLA ( Stealing beauty, I/GB 1996)
DI BERNARDO BERTOLUCCI
Con LIV TYLER, Jeremy Irons, Sinead Cusack, Jean Marais.

DRAMMATICO


Generalmente "Io ballo da sola" è considerato, soprattutto dai più accesi sostenitori dell'autore di "Novecento", un passo falso di Bernardo Bertolucci, o un film che punta troppo direttamente all'incasso. Dintorni senesi quasi da cartolina, trama poco convincente, poco interesse in sostanza nella pellicola, questi i commenti più riscontrabili: pur riconoscendo un'eccessiva patinatura nella confezione, bisogna anche riconoscere che il regista che maggiormente ha coniugato l'impegno politico con il grande successo e la dimensione internazionale ( ma questo già dal "Conformista" in poi) ha percepito il cambiamento della società, scandagliando, dopo le epopee d'Oriente e desertiche, il privato per abbozzare un discorso sulla collettività. Seguendo il cammino di conoscenza , di sè stessa, dell'amore e della verità della bellissima e giovane Liv Tyler, si dirà che il mistero è abbastanza facile da decifrare, ma restano cose importanti, vedi la buona recitazione di tutto il cast, con menzioni particolari per Irons e Sinead Cusack, e un invito , forse non compreso abbastanza, a certe frange intellettuali a non isolarsi in comunità dove resistono certi impulsi di anni prima, come il prendere il sole nudi per puro gusto di provocazione o di esclusività, e ad uscire maggiormente allo scoperto, nella società nuova. E, per concludere, uno sguardo affettuoso alla bellezza della gioventù che irrora di sentimenti il tutt'intorno.

sabato 19 gennaio 2008

AMERICAN GANGSTER ( American gangster,USA 2007)
DI RIDLEY SCOTT
Con DENZEL WASHINGTON, RUSSELL CROWE, Josh Brolin,Chiwetel Ejiofor.
DRAMMATICO


Riscossa commerciale per Ridley Scott, dopo il consenso tiepido a "Il genio della truffa"e "Le crociate" e il fiasco di "Un'ottima annata", il nuovo lavoro di Ridley Scott che lo vede per la terza volta collaborare con Russell Crowe ( ma sono già in programma altre due consecutive...) e per la prima con Denzel Washington, di solito avvezzo a girare con il fratello Tony. Tratto dalla storia vera, che in alcuni momenti pare quasi irreale, dell'ascesa del criminale afroamericano Frank Lucas nel business dell'eroina dal 1969 al 1976, "American gangster" è un film d'azione in confezione deluxe, probabilmente in corsa per alcuni Oscar importanti nella prossima edizione (anche se per la miglior pellicola la vedo dura, più che altro per la scarsa probabilità dell'assegnazione per due anni di seguito a film dello stesso genere). Scott costruisce il racconto con un montaggio geometrico ( di impressionante capacità linguistica, come ha rilevato giustamente Nepoti su "La repubblica") su tre personaggi paralleli, il gangster rampante Washington, il poliziotto integerrimo sul lavoro ma dalla vita privata incasinata Crowe, e il piedipiatti corrotto ed elegante Brolin, per un racconto sulla società americana e le sue contraddizioni eterne: lungo circa due ore e mezza , procede filato e tenacemente avvincente sino alla conclusione appassionando il pubblico, e ribadendo che il suo autore , quando persegue il puro genere , è ancora uno dei migliori del panorama internazionale, riuscendo a dire cose più dense di film programmaticamente impegnati, ma fallaci ad un esame più accurato.

venerdì 18 gennaio 2008

VACANZE DI NATALE 91 ( I,1991)
DI ENRICO OLDOINI
Con CHRISTIAN DE SICA, MASSIMO BOLDI, ALBERTO SORDI, ORNELLA MUTI.
COMICO
Grosso risultato commerciale per l'edizione 1990 di "Vacanze di Natale", e, com'è regola nel commercio, si ripete la stessa ricetta:belle sventole, umorismo da caserma, canzoni di moda in sottofondo.Solo che la versione 1991 non è degna di stare neanche al ginocchio del primo film diretto da Carlo Vanzina con Jerry Calà, Christian De Sica e Stefania Sandrelli .Il povero Alberto Sordi si rifà a classici della commedia, e qualcosa salva, ma le gags pecorecce di Boldi/De Sica/Roncato/Frassica sono piuttosto mosce, e non parliamo di Greggio, completamente fuori dal concetto di divertente.Però, anche qui , il pubblico corse a vederlo, facendo sì che si piazzasse nella graduatoria degli incassi davanti a titoli come "JFK","Il silenzio degli innocenti" e "Maledetto il giorno che t'ho incontrato".Mica strano,vero?
IO SONO LEGGENDA ( I am legend, USA 2007)
DI FRANCIS LAWRENCE
Con WILL SMITH, Alice Braga, Willow Smith, April Grace.
FANTASCIENZA

Benchè sia un romanzo non troppo facile da tradurre in film, "Io sono leggenda" di Richard Matheson, capo d'opera di una fantascienza anni '50 marchiata da un pessimismo intellettuale che scontava i timori della guerra atomica, ha conosciuto ben quattro adattamenti cinematografici. Storia di un sopravvissuto ad un'epidemia che ha mutato gli abitanti del pianeta umani in creature vampiriche e cannibali, nella versione ultima e miliardaria affidata al Lawrence di "Constantine" cambia praticamente del tutto il senso del finale originario, chiudendosi ,nonostante un'accelerazione ulteriormente drammatica degli eventi da metà in poi, su un barlume di speranza per l'umanità. Peccato che la pellicola , forse per strizzare l'occhio alla grande platea, sfrutti qua e là il dejà-vu estrapolato da "L'esercito delle 12 scimmie" e "28 giorni dopo" in alcuni aspetti , soprattutto scenografici e visuali, e che le creature siano palesemente troppo "digitali": perchè la sceneggiatura è ben curata, Will Smith si accolla una parte non facile, in una pellicola costruita per tre quarti con un solo personaggio parlante in scena, e il fan del romanzo non ha da indignarsi per le differenze apportate al plot . Incassi esorbitanti in patria, è partito assai bene anche qui da noi, confermando che ormai i grossi titoli da scalata al box-office attendono l'inizio dell'anno per comparire sugli schermi.

giovedì 17 gennaio 2008

EVA NERA ( I, 1976)
DI JOE D'AMATO
Con LAURA GEMSER, JACK PALANCE, Gabriele Tinti.
EROTICO
Di serpente si vive, si seduce, ci si nutre e si schiatta in questo simil-thriller dell'infaticabile Joe D'Amato:l'ammaliante Laura Gemser è , ovviamente al centro della vicenda, ma non ci si aspetti un adattamento in chiave pruriginosa della Genesi(va beh che con questi ci si immergeva nel torbido, ma non esageriamo, via!), piuttosto viene messa in risalto l'importanza degli ofidi(sì, quelli verdi o marroni che strisciano, stritolano o mordono) all'interno di una trama che vorrebbe anche rivelarsi tale con colpi di scena che, puntualmente, vengono disattesi dalla loro prevedibilità.Un bel pò di nudi femminili, anche se curiosamente le sequenze più spinte vengono lasciate fuori scena, un racconto che va avanti esclusivamente facendo leva sulle aspettative dello spettatore sul quando la splendida Laura si sfilerà le vesti, e un interrogativo che effettivamente non si dilegua:va bene che ha fatto di tutto, ma come faceva un attore come Jack Palance a trovarsi a proprio agio in un film così inutile?
LA VENDETTA DELLA PANTERA ROSA
( Revenge of the Pink Panther, USA 1978)
DI BLAKE EDWARDS
Con PETER SELLERS, Herbert Lom, Dyan Cannon, Robert Webber.
COMMEDIA

Episodio praticamente conclusivo, nonostante "Sulle orme della Pantera Rosa", realizzato con gli scarti e il non montato dei capitoli precedenti, delle avventure dell'ispettore Clouseau, è probabilmente quello peggiore, mal costruito e forzato nel racconto, nonostante la professionalità di Sellers nel dar fondo ai travestimenti che sono uno dei pezzi forti del personaggio:il problema è che sia Peter Sellers che Blake Edwards sembrano non crederci più di tanto, e abbiano lavorato insieme ancora una volta per motivi contrattuali che per voglia.Stanco e fiacco nell'enumerazione delle gags, segnò praticamente il canto del cigno della fortunatissima serie.

mercoledì 16 gennaio 2008

JUMANJI (Jumanji, USA 1995)
DI JOE JOHNSTON
Con ROBIN WILLIAMS, Kirsten Dunst, Bonnie Hunt, Bradley Pierce.
FANTASTICO/COMMEDIA

Ai tempi in cui facilmente un film con Robin Williams difficilmente non saliva nelle graduatorie degli incassi , all'ex interprete di "Mork & Mindy" affidavano quei veicoli da star che dovevano piacere a tutta la famiglia, con ingredienti fantastici o umoristici, atti a far leva sulla verve dell'attore. "Jumanji", diretto dal regista di "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi", incassò un bel pò di soldi, molti dovuti dal richiamo del protagonista e dall'abbondanza di effetti speciali, ma in sostanza è un film senza trama, o perlomeno senza sviluppi della medesima. Un susseguirsi di pretesi colpi di scena con l'ingresso di nuove cose proiettate dal gioco magico "Jumanji", che ben presto si tramuta in un'accozzaglia delirante, che ad ogni passo rischia di causare l'effetto-stanchezza. Decoroso nell'allestimento, "Jumanji" dà corda a Williams che tuttavia fornisce una discreta performance, ma la pellicola sa troppo di baracconata per divertire in modo convincente.
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO ( I, 1972)
DI LUIGI COMENCINI
Con ANDREA BALESTRI, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Franco Franchi , Ciccio Ingrassia.
FANTASTICO

Una delle migliori collaborazioni tra cinema e televisione mai realizzate in Italia.Con regista, tecnici e attori del grande schermo venne realizzato un bellissimo e originale adattamento del famosissimo romanzo di Collodi in versione sceneggiato, successivamente compresso in un film di più di due ore per proiettarlo anche nelle sale.Comencini sfrutta benissimo la trovata di "umanizzare" il burattino rendendolo un bambino vivace e riottoso con la felice scelta del pisano Andrea Balestri, che ad ogni marachella ritorna nella sua veste legnosa:e , Manfredi e la coppia Franchi-Ingrassia su tutti,mette intorno un cast con i fiocchi al piccolo protagonista.Non ci sono praticamente effetti speciali, solo un gran lavoro artigianale, pescecane compreso:ma , per la mia generazione, è uno dei ricordi d'infanzia televisivi collettivi, più vivi e belli.
TRAPPOLA IN ALTO MARE ( Under siege, USA 1992)
DI ANDREW DAVIS
Con STEVEN SEAGAL, Erika Eleniak, Tommy Lee Jones, Cary Busey.
AZIONE
Una domanda:ma chi li scrive questi film ha idea di cosa racconta?Ora, evviva anche il cinema di pura evasione, sta bene anche l'eroe che solitario o quasi ingaggia un'impari lotta contro nemici copiosi e accaniti e la vince, ma in "Trappola in alto mare" siamo quasi alle comiche.Ridicolo anche il personaggio del villain Tommy Lee Jones, che si traveste da cantante rock per coordinare il furto della portaerei su cui l'azione si svolge.Ci pensa il duro e decorato Steven Seagal, caduto in disgrazia e costretto a fare il cuoco, con il solo aiuto di una popputa spogliarellista( che usa il mitra con la facilità con cui adopera il rossetto, pensa te...) sgomina i delinquenti attrezzatissimi e numerosi che mettono in atto il colpo.Andrew Davis ha fatto anche lavori più riusciti, questo "Trappola..." è uno degli action-movie a maggior tasso di scarsa credibilità del genere.E sì cheè anche in buona compagnia...
NINE MONTHS-Imprevisti d'amore (Nine months, USA 1995)
DI CHRIS COLUMBUS
Con HUGH GRANT, JULIANNE MOORE, Tom Arnold, Jeff Goldblum.
COMMEDIA

Remake veloce di un successo francese dei primi anni Novanta,"Nine months" è una commediola con nomi altisonanti nel cast, e un regista già autore di pellicole miliardarie, ma sa veramente di poco.Hugh Grant è un pò troppo imbambolato, per riuscire divertente, Julianne Moore non appare al meglio,e gli altri del cast, da Tom Arnold a Jeff Goldblum e Joan Cusack,fino a Robin Williams in un cameo, non sembrano troppo convinti della loro partecipazione.Decoroso sotto il punto di vista della confezione, riesce a scatenare più sbadigli che sorrisi.
FERMATI, O MAMMA SPARA!
( Stop! or my mom will shot, USA 1992)
DI ROGER SPOTTISWOODE
Con SYLVESTER STALLONE, ESTELLE GETTY,Jobeth Williams, Roger Rees.
COMMEDIA
Successivo al colossale fiasco di "Oscar" di Landis, questa commedia di Roger Spottiswoode ripete il tentativo di proporre il duro Stallone in chiave ironica, inscenando una commedia d'azione dal ritmo abbastanza veloce.Diretto onestamente, storia esilina ma non pessima, Sylvester Stallone e Estelle Getty giostrano allegramente tra tenerezza e stizza l'eterno conflitto sentimentale madre-figlio, tra trafficanti d'armi e la storia d'amore del piedipiatti con la sua superiore.Scene divertenti si alternano a qualche caduta di tono, in un film di poco conto che ha il respiro di un lungo sketch di un'ora e mezza. Però vedere Rambo in pannolini è una bella trovata...

martedì 15 gennaio 2008

LA COLLINA DEGLI STIVALI (I,1969)
DI GIUSEPPE COLIZZI
Con TERENCE HILL, Woody Strode, Lionel Stander, Bud Spencer.
WESTERN
Parallelo a "I quattro dell'Ave Maria", appena precedente al dittico di "Trinità" ( del quale, in alcuni paesi, questo western venne distribuito come la terza parte...) , "La collina degli stivali" ripropone a grandi linee lo schema dell'altro film di Colizzi sopra citato, ma il risultato è ben peggiore. La sceneggiatura è tirata via, se si tolgono i numeri circensi rimane più o meno un'ora di film, ed oltretutto, pur considerando i ricorsi quasi naturali a luoghi comuni e pressapochismi narrativi delle similparodie come questa, man mano che il film scorre si rileva un'acuta stanchezza. Realizzato come fosse una fotocopia che si muove, "La collina degli stivali" procede senza alcuna sorpresa, con una buona dose di noia, e senza verve da parte degli interpreti.
DRACULA IL VAMPIRO ( Horror of Dracula, GB 1958)
DI TERENCE FISHER
Con PETER CUSHING, CHRISTOPHER LEE, Carol Marsh, Melissa Stribling.
HORROR


Riadattamento del testo originario di Bram Stoker, fu praticamente il primo successo della Hammer , che presentava la lotta tra il conte Dracula e il cacciatore di vampiri Van Helsing : per quanto appaia poco, alla fine, Christopher Lee dona il sufficiente carisma al re della notte per impregnare il racconto, aleggiando letteralmente sugli sviluppi della trama fino al confronto che chiude la sfida . Fisher ha buon gioco con un interprete capace come Cushing, che dà una versione pacata del professore olandese , abbastanza pittoresco sulla pagina , e il finale, per l'epoca, è abbastanza orrorifico, con la distruzione della creatura maligna grazie ad un espediente insperato.

lunedì 14 gennaio 2008

CATTIVI PENSIERI ( I, 1976)
DI UGO TOGNAZZI
Con UGO TOGNAZZI, EDWIGE FENECH, Luc Merenda, Massimo Serato.
COMMEDIA/EROTICO
Ugo Tognazzi si mise dietro la macchina da presa, oltre che davanti, dove eccelleva, per quattro volte, compreso "I viaggiatori della sera"(80), sua ultima vera regia."Cattivi pensieri" è la presa in giro di un bravo borghesuccio che ha sposato una donna troppo bella, troppo seducente, troppo occhieggiata dagli uomini per non covare un'ossessiva gelosia e immaginarla ( a volte un pò viziosamente) concupita da stalloni e amanti focosi vari.Il film ha qualche tratto divertente, più spesso appare come una vetrina delle fulgide grazie desnude di una delle donne più belle che mai abbiano occupato i nostri schermi, quella splendida Edwige da Bona, in Algeria, che sedusse le platee maschili, e comprensibilmente.Regia incerta, meglio come interprete l'Ugo nazionale.
THE GIFT ( The gift, USA 2000)
DI SAM RAIMI
Con CATE BLANCHETT, Giovanni Ribisi, Keanu Reeves, Greg Kinnear.
THRILLER/FANTASTICO

Il "dono" del titolo è qualcosa di similare allo "Shining" di kubrickian-kinghiana memoria: e lo script di Billy Bob Thornton messo su celluloide ad opera di Sam Raimi attinge piuttosto dal mondo dei romanzi dello scrittore divenuto miliardario con i brividi che ha saputo suscitare. Detto questo, il film di Raimi è di quelli che arrivano a un passo dall'essere riusciti, ma danno la sensazione, allo spettatore, di essere sprovvisti di qualcosa per risultare tali. Non fa abbastanza paura, è leggermente prevedibile nello scioglimento dei misteri, fa emergere un microcosmo di cui in sostanza traccia la superficie, ma che alla fine non cura quanto dovuto. Ci sono delle cose valide, come le performances, ad esempio, della Blanchett e di Ribisi, l'ambientazione è ottima, ma l'autore di "Spiderman" e "La casa" potenzialmente può fare di più.

domenica 13 gennaio 2008

PHILADELPHIA ( Philadelphia, USA 1993)
DI JONATHAN DEMME
Con TOM HANKS, DENZEL WASHINGTON, Jason Robards, Mary Steenburgen.
DRAMMATICO

C'è perlomeno una scena di bellezza indimenticabile in "Philadelhia".Ed è quando il protagonista Tom Hanks, ex-avvocato di grido licenziato dopo aver contratto l'AIDS, dopo il rifiuto dell'avvocato nero Denzel Washington di perorare la causa che egli intende fare allo studio legale per cui lavorava, esce per strada e sta fermo, mentre i passanti scorrono veloci attorno.C'è tutta la sua solitudine, tutta la sua disperazione, tutta l'indifferenza possibile che può percepire, in quel momento.Il film non è esente da pecche, perchè , pur riconoscendo a Demme il coraggio di aver fuggito il sensazionalismo a buon mercato, è difficile capire come mai abbia voluto includere la sequenza un pò da sceneggiata in cui Hanks stramazza a terra in tribunale.Comunque, una pellicola da vedere, tocca senza superficialità un dramma umano di grande interesse, qua e là è punteggiato da felici intuizioni registiche, ha una bellissima colonna sonora, e gli attori sono lodevoli.Con tutte le imperfezioni del caso, un film che si merita rispetto.