giovedì 8 febbraio 2007

QUO VADIS, BABY? ( I, 2005)
DI GABRIELE SALVATORES
Con ANGELA BARALDI ,Gigio Alberti, Luigi Maria Burruano,Claudia Zanella.
NOIR
Sulle note di una delle più belle canzoni italiane di sempre, "Impressioni di settembre" della P.F.M., si apre e si chiude "Quo vadis,baby?", dodicesima regia di Gabriele Salvatores, che fa un passo in più per affrancarsi dall'etichettamento del cinema "alla Salvatores" , come sono state battezzate diverse commedie con personaggi sulla quarantina in fuga o in viaggio. Film falso sperimentale, giacché fondato su tre piani narrativi ( i ricordi sgranati, le videoregistrazioni asettiche e la realtà cupa in una Bologna tetra) ma abbastanza ordinato nel racconto ,questo thriller anomalo presenta una protagonista sbalestrata : è un'investigatrice che non si sa rendere conto di alcune cose evidenti intorno a lei, viene considerata incapace di reggere la verità dalle persone più vicine, e tutto sommato non sta bene nè con sè, nè con gli altri. Giorgia Cantini, ruvidamente interpretata con aderenza dalla non-attrice Angela Baraldi, è un'indagatrice che perde continuamente il confronto con lo spettatore, che realizza le cose sempre prima di lei, e alla quale la storia, slealmente, come fanno gli altri personaggi, nega un'ultima verità concedendola invece al pubblico : Salvatores, mette per la prima volta un personaggio femminile al centro di un film, e innesta nella trama riferimenti cinefili,titolo compreso, con la passione e la pervicacia di chi ama fortemente il cinema. Prevedibile e non sorprendente come giallo, "Quo vadis,baby?" appare però come un tentativo convinto di aprire una luce scrutatrice sulla realtà che ci circonda, e una spinta a non accettare la versione ufficiale delle cose, quasi un invito fermo a spingersi oltre domande non fatte e parole non sentite. Una colonna sonora di cui si può considerare seriamente l'acquisto è tra i piatti forti della pellicola, che si conclude malinconicamente con una rivelazione aspettata .

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