DI GEORGE CLOONEY
Con DAVID STRATHAIRN , George Clooney, Jeff Daniels, Robert Downey jr.
DRAMMATICO
Una delle pagine più imbarazzanti e vergognose della storia degli Stati Uniti è , come detto altre volte, la stagione del "maccartismo", e la conseguente caccia alle streghe che ne derivò,con ignominiose messe alla berlina di persone comuni o personalità di vari ambienti, additate come "comuniste", anche se magari erano solo di idee progressiste : George Clooney, figlio di un funzionario della televisione, per la sua seconda regia, sceglie una storia piccola ma importante all'interno del tragico fenomeno politico e storico, l'opposizione lucida e civilissima di un anchor-man al flusso di imbellicità delle alte cariche, che avevano preso la libertà di pensiero per un'opzione anche non dotabile. Acclamato a Venezia, dove ha vinto il premio per la sceneggiatura e l'attore protagonista(un teso e concentrato David Strathairn che lo ha meritato,e credo sia stato giusto averlo candidato all' Oscar), il film è realizzato in modo claustrofobico tutto in interni, e quasi tutto negli studi televisivi, per far percepire meglio l'atmosfera opprimente di quegli anni. Ad un attore-regista che per due volte ha realizzato lavori con un posto importante per la televisione, viene voglia di dire bravo per la scelta coraggiosa del soggetto, considerando anche i momenti che viviamo : e il film,interessante, anche se forse anche troppo pacato nell'enunciare la sua condanna del maccartismo, è un'opera seconda che fa ben sperare .
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