DI JOHN STURGES
Con YUL BRINNER, STEVE MCQUEEN, Eli Wallach, Charles Bronson.
WESTERN


Accompagnati dal celeberrimo motivo portante di Elmer Bernstein, ecco al galoppo sette pistoleros capeggiati dall'oscuro Yul Brinner ; come si sa, "I magnifici sette" è un rifacimento americano versione western de "I sette samurai" di Kurosawa, e il tema dei bravacci ingaggiati da poveri contadini per sconfiggere una banda di tagliagole, che si riscoprono eroi nella missione pressochè disperata, non poteva non affascinare il cinema americano. A ridosso del western moderno e revisionista di fine anni sessanta, il film di Sturges è un classico piuttosto piacevole, con un certo impegno a definire i caratteri, ironico quanto basta e coinvolgente nelle tre grandi scene d'azione che ha al suo interno. Soprattutto l'assalto finale all'alba è spettacolare e costruito con sapienza, contrapponendo sette "bravados" tutto sommato leali, contro un villain del carisma cialtronesco di Eli Wallach.Si dice che sul set McQueen si divertisse a far irritare Brinner, ultraprofessionista patito della concisione dei tempi e della regolarità del lavoro, sbagliando apposta le battute : sullo schermo questo non si nota affatto, visto che, anzi, il gruppo degli attori appare ben affiatato, nonostante che per molti fosse questa la prima e unica occasione di lavorare insieme. Resta un dubbio : nel finale, com'è possibile che , a banditi ormai debellati e in fuga, partano un paio di colpi di pistola sparati da ignoti , che uccidono due dei sette protagonisti? Evidentemente,dovevano proprio lasciarci la pelle .
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