venerdì 16 febbraio 2007

CLOSER ( Closer, USA 2004)
DI MIKE NICHOLS
Con JULIA ROBERTS, JUDE LAW, NATALIE PORTMAN, CLIVE OWEN.
DRAMMATICO
Mike Nichols è stato, quaranta anni fa, in assoluto il nome nuovo del cinema americano che spianò la strada a tanti grandi venuti dopo, come gli Scorsese,i Rafelson, i Coppola,gli Schrader, gente che sullo schermo proiettava le vicende poco edificanti di gente nemmeno tanto bella, in cui i drammi sapevano di vita vera, e il lessico era di quello che sentivi sui marciapiedi e intorno.Venuto dal teatro, e in effetti è sempre stato un gran conduttore d'attori, Nichols ha realizzato molti film,dei quali,specialmente negli ultimi anni,non si può dire che siano tutti riusciti. Però la forza de "Il Laureato", di "Conoscenza carnale", pellicole che parlavano in un linguaggio nuovo, di temi fino ad allora elusi come il sesso,il tradimento per piacere e il parlare sboccato sono indimenticabili."Closer" non è uno dei capolavori dell'autore di "Comma 22", ma è un film che lo riporta su come quotazioni : tratto da una pièce teatrale di Patrick Marber,che ha scritto anche la sceneggiatura , il film è un canto a quattro voci sull'infedeltà, l'innamoramento e la perdita della passione, ambientato a Londra, con due coppie che s'incrociano e si sfilacciano. Nonostante qualche dialogo sia veramente a filo di umorismo involontario( specialmente il personaggio della Roberts), e l'ultimo quarto d'ora appesantisca la narrazione, "Closer" è un esempio raro di teatro trasposto al cinema che funziona bene, ritmato, denso e ben oliato nei meccanismi e nel gioco delle battute. Mike Nichols predispone bene gli attori e e i personaggi, traendo il meglio dall'irruento Clive Owen e dalla bellissima Natalie Portman, che omaggia nella sequenza finale tra l'ammirazione dei passanti maschili su un marciapiede.Tra la gioia d'incontrarsi, l'impulso di amarsi e il dolore di lasciarsi, scorrono via tutte le grandi tristezze e i piccoli trionfi di un incontro d'amore .

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