giovedì 14 aprile 2011

BANGKOK DANGEROUS-Il codice dell'assassino ( Bangkok dangerous,USA 2008) DI OXIDE PANG CHUN,DANNY PANG Con NICOLAS CAGE, Shakrit Yanarm,Charlie Yeung,Dom Hetrakul. AZIONE
Tenuto in "naftalina" distributiva per oltre un anno,quando è uscito anche da noi non ha raccolto molto successo,e si è avviato ad una precoce vita in video,questo remake dei coreani fratelli Pang di un loro film d'azione,col medesimo titolo:arruolato Nicolas Cage che,come si sa,è obbligato a girare almeno tre film l'anno per sistemare una sua pesante situazione debitoria con il fisco,il lungometraggio vede un killer americano prepararsi al ritiro dalla professione (spunto abbastanza sfruttato),e giungere in Thailandia per chiudere l'ultimo contratto,che consiste nell'uccidere quattro persone,ma l'amicizia con un giovane del posto,e l'innamoramento per una ragazza sordomuta lo porteranno ad "umanizzarsi" troppo,e prendere una china per se stesso rischiosissima,trovandosi contro anche una potente gang che ha preso di mira il ragazzo. Avvezzi a girare per il grande mercato occidentale rifacimenti di loro titoli di successo (era già capitato per "The eye"),i Pang realizzano un film d'azione abbastanza scontato,drammatico finale compreso, che ha a suo merito perlomeno una scena ben girata,quella della sparatoria lungo il fiume,e inciampa un pò troppo spesso in una confezione tirata via,ed in qualche momento sentimentale di troppo.Cage,qui dimagrito assai,si presta per contratto,ma non convince quasi mai in questo ruolo di assassino che lascia andare il proprio codice di sopravvivenza cinico e pratico per essere corrotto dai sentimenti. Si è visto molto di peggio,ma non è un action-movie che esalterà i fans del genere.

lunedì 11 aprile 2011

KICK-ASS ( Kick-ass,USA 2010) DI MATTHEW VAUGHAN Con AARON JOHNSON, Chloe Moretz,Nicolas Cage,Mark Strong. AZIONE
"Kick-ass" è,in gergo,il film d'azione alla "Rambo" o "Commando",in cui letteralmente il protagonista prende "a calci nel culo" i nemici,e praticamente lo si può indicare come un sottogenere del cinema d'avventura.Il film così intitolato è una parodia di un altro sottogenere di tale categoria,il cinema di supereroi fiorito negli ultimi anni tra i vari "Spiderman","Fantastici quattro" e "Batman",tratto da una graphic novel di culto.Diretto dal regista prossimo venturo delle gesta dei primi Uomini X in "X-Men:first class",Matthew Vaughan,il lungometraggio è costato un bel pò,ma in America non ha incassato cifre strabilianti,eppure pare che sia stato messo in cantiere già un secondo episodio:supereroi senza poteri speciali,gli eroi di "Kick-Ass" incassano botte da orbi,qualcuno muore,e si strizza l'occhio sovente al cinema di Tarantino e Rodriguez,somigliandogli nella voglia di denigrare e celebrare ad un tempo miti pop e cinema da grandi platee entrato a far parte dell'immaginario collettivo. Giocato su un registro grottesco,il film diverte abbastanza,anche se flirta eccessivamente con una violenza eccessiva,soprattutto se si considera che una ragazzina più o meno dodicenne massacra i cattivi con giocosa noncuranza (ed infatti parte della stampa ha attaccato quest'iniziativa di regia e sceneggiatura,non del tutto a torto):però,è vero anche che così dicendo si arriva a prendere sul serio un'operazione riuscita,ma che non dissacra più di tanto il mondo supereroistico,ed in questo senso Vaughan perde una bella occasione,facendo infine vincere i buoni nel confronto finale,finendo per parere una di quelle pellicole prese di mira dagli sceneggiatori di questo lavoro. L'attore più celebre del cast,Nicolas Cage,sta al gioco senza volersi imporre più di tanto,tanto che i veri protagonisti sono Aaron Johnson,di cui si parla come uno dei nuovi nomi su cui Hollywood punta,e la scatenata Chloe Moretz,un'indiavolata pulzella giovanissima e dalla faccia tosta.

domenica 10 aprile 2011

THE NEXT THREE DAYS ( The next three days, USA 2010) DI PAUL HAGGIS Con RUSSELL CROWE, Elizabeth Banks,Olivia Wilde,Jonathan Tucker. THRILLER
Considerato sceneggiatore di vaglia,spesso chiamato a supervisionare e dare un tocco in più a soggetti e scripts di potenziali blockbusters che non convincevano appieno le produzioni (gli ultimi Bond,per esempio),Paul Haggis ha vinto l'Oscar con il suo film d'esordio,"Crash",e ha diretto poi altre due pellicole,questo remake di un thriller francese compreso. In cui un professore universitario mite vede mandare in pezzi la sua vita e la sua famiglia,con l'arresto della moglie sotto accusa di omicidio,e dopo aver perduto ogni speranza nella Giustizia,si inventa un piano per farla evadere e sparire insieme al figlioletto. L'azione è concentrata nella mezz'ora finale del film,prima c'è tutta l'organizzazione del piano d'evasione che il protagonista mette insieme per liberare la sua donna:la materia era interessante,e di solito l'individuo dimesso che diviene leone per ribellarsi ai soprusi sfocia in un escalation di violenza qui volutamente evitata,e questo fa onore ad Haggis.Che però,bizzarramente,proprio in fase di sceneggiatura convince fino ad un certo punto. Il film infatti nella prima parte procede un pò troppo a salti per sforbiciare tempo alla meticolosa preparazione al "colpo" del professore,e nell'ultima parte cita addirittura "Match point" di Allen con l'investigatore che ricompone immaginando come deve essere andato il delitto,ed un capriccio del Caso a suggellare la vicenda.Interessante la scena dell'evasione,con un incidente stradale sfiorato da vero brivido,ma da questo regista ci si aspetterebbe di più,e comunque il grido di dolore da "americano vero" di "Nella valle di Elah" era un film meglio riuscito. Di buon livello l'interpretazione di Russell Crowe,che sa alternare slanci eroici ad una recitazione sottopelle,parti minori ma interessanti per Liam Neeson e Brian Dennehy.

mercoledì 6 aprile 2011

SUCKER PUNCH ( Sucker Punch,USA 2011) DI ZACK SNYDER Con EMILY BROWNING,Jena Malone,Jon Hamm, Carla Gugino. FANTASTICO
Non è cosa comune inanellare due fiaschi di un certo peso in una sola stagione cinematografica:Zack Snyder,dopo il grosso risultato commerciale di "300",ha portato sullo schermo un progetto sfuggito a nomi carismatici quali Terry Gilliam e Ridley Scott,come "Watchmen",senza soddisfare particolarmente nessuno,e in quest'anno ha realizzato "Il regno di Ga'Hoole",cartoon con protagonisti dei gufi guerrieri,e questa suo sogno nel cassetto,"Sucker Punch".Entrambe queste pellicole sono costate molto ed hanno incassato poca cosa,e pare a questo punto curioso che una pellicola ad alto budget come il prossimo "reboot" di "Superman" rimanga assegnato al regista. Il quale ha dei numeri a livello visivo,sia beninteso,e lavora bene sul digitale,molto più di altri colleghi:però,oltre a rimanere sedotto oltre modo dall'inebriatura di stilizzazione delle immagini,e dell'espandersi degli effetti speciali,la sua visione cinematografica è intrisa di una violenza spesso nichilista,quando non gratuita,che non gli fa guadagnare simpatia.E quelli che dovrebbero,nella sua logica,figurare come gli eroi della storia,non disdegnano mai di farsi giustizia,o imporsi comunque,colpendo per primi:esemplare,in questo senso,la scena in cui la protagonista e le sue compagne d'avventura trovano un piccolo drago disteso su delle ossa,e lo sgozzano senza pietà nè indugi di alcun tipo. "Sucker Punch" è un perpetuarsi onirico di una mente in trappola,che fugge come può da una realtà orrenda,che cinematograficamente deve troppo ad altri grandi successi,come per esempio "Il signore degli anelli",da cui sradica di netto certe scene più o meno rifatte. Lo spettacolo c'è,ma è talmente esponenziale che stanca,sia l'occhio che la mente dello spettatore,e la cupezza di fondo del racconto aiuta poco:per diventare il film di culto che forse voleva essere,a "Sucker Punch" manca quell'allacciarsi ad una tradizione fantastica che non significhi appunto calco vero e proprio,ma una cifra personale che magari uno Spielberg o un Dante non avrebbero fatto troppa fatica ad imprimere.