sabato 20 gennaio 2007

LA FEBBRE DEL SABATO SERA ( Saturday night fever, USA 1977)
DI JOHN BADHAM
Con JOHN TRAVOLTA, Karen Lynn Gorney, Donna Pescow, Barry Miller.
DRAMMATICO
Con andatura dinoccolata e sguardo penetrante e scanzonato, John Travolta fece il suo ingresso nel cinema quasi da esordiente. Tony Manero e la sua "Febbre del sabato sera" furono un fenomeno di costume nella seconda metà degli anni Settanta, a livello mondiale. Rappresentava un disagio giovanile, in fondo la sua era la generazione diventata grande appena dopo il disastro del Vietnam, i ragazzi italoamericani come Manero sono la terza generazione di immigrati, appena accettati nelle metropoli come la New York in cui questo film è ambientato, e lo scontro razziale con i portoricani sa di faida tra esclusi.In definitiva, Tony Manero è un giovane con un suo codice morale molto personale, che al momento giusto ha un'alzata di testa che gli salva l'anima dall'abiezione e dal vuoto degli amici che lo circondano, benchè il massimo della vita per sua visione del mondo un pò ottusa sia trionfare come star danzante della discoteca frequentata il sabato notte. John Badham, con una regia intelligente che a tratti dà al film i connotati di un'inchiesta di costume, evita orpelli inutili, trae il meglio dall'ambientazione in quartieri proletari, e, con l'aiuto di una colonna sonora tra le più vendute e funzionali sentite al cinema, ottiene una buona prova collettiva da attori che sembrano estratti dalla vita vera. Su tutti, John Travolta,con i livori, la rabbia sorda di Manero, lo squallore sostanziale del piccolo mondo di cui si considera a modo suo un principe, fino a una seria riconsiderazione di tutto, a partire dalla concezione delle donne, dolori di crescita che lo portano a un tentativo di maturazione nel finale.

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