venerdì 5 gennaio 2007



FANTOZZI ( I 1975)
DI LUCIANO SALCE
Con PAOLO VILLAGGIO, Liù Bosisio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder.
COMICO
"Lei venghi qui /no vadi lì..." recita "La ballata di Fantozzi", sui titoli di coda del primo film con protagonista il ragionier Fantozzi Ugo, creato per le librerie da Paolo Villaggio e trasposto con enorme successo anche sullo schermo. Personaggio chiave dell'immaginario collettivo italico degli ultimi trent'anni, Fantozzi è un travet di innata mediocrità, figlio di certe ispirazioni gogoliane, e altre ancora di russa provenienza, nonchè dell'umorismo paradossale dei "Monthy Phyton": coinvolto nell'estremizzazione di ogni rituale dell'uomo d'oggi consapevole di non essere un granchè, il ragioniere ha moglie desolante, figlia orripilante, superiori carogne e colleghi infami, coltiva una passione inespressa per un'impiegata sedicente sexy e volgarissima, e quando raramente gli capita infierisce su chi ritiene inferiore a sè medesimo. Salce fa bene a mettere gran parte del peso della riuscita del film sulle spalle di Villaggio, che è bravo anche nell'unica sequenza dichiaratamente triste, quella in cui un impietoso quadro dirigenziale si accanisce sulla figlia di Fantozzi, umiliandola. E, forse è vero che un pò tutti si riconoscono, qua e là, nelle allucinanti "prodezze" fantozziane. Peccato che poi siano stati fatti troppi film sul personaggio, ma all'epoca aveva una forza e un sarcasmo senza pari.

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