martedì 30 gennaio 2007

BLADE RUNNER ( Blade runner, GB 1982)
DI RIDLEY SCOTT
Con HARRISON FORD , Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah.
FANTASCIENZA/NOIR
Sono anche io tra quelli che amano di piu' la prima versione presentata,quella con commento "noir" e finale in piena luce, sara'per una mia soffocata vena conservatrice di fondo, ma come mi è accaduto anche per "Apocalypse now redux", non ho potuto fare a meno di constatare che la versione che ho visto per prima è quella a cui sono affezionato. Poliziesco futuribile con motivi filosofico-esistenziali, "Blade runner" è uno dei titoli piu'fascinosi, ricchi di spunti per nuovo cinema da fare, splendidamente congegnato e interpretato, e con tanti motivi d'ispirazione ( a volte anche di plagio) per altri cineasti. Forse la scena piu'adatta a definire il film di Scott, fondato su un racconto lungo di Phillip K.Dick, è quella in cui Rick Deckard insegue la replicante Zora: con il sottofondo sonoro di un semaforo vocale che ripete incessantemente "Passare oltre", l'investigatore rincorre e uccide la donna-cyborg, ma sara'un atto doloroso, una violenza forzata, e la bella androide muore assomigliando a una farfalla che sbatte inutilmente le ali. L'amore imprevedibile tra l'ex-poliziotto e la replicante "atipica" Rachel, il conflitto e l'inatteso risolversi dello scontro tra il protagonista e il capo dei replicanti Roy Baty, una citta', la Los Angeles del 2019 oppressa da insegne luminose di pubblicita'schiaccianti e una pioggia interminabile figlia di una notte infinita.Un film bellissimo, anche per come si apre e si chiude : nel primo caso, Deckard fermo, fuori tempo, che legge,in mezzo a una folla anonima che procede in silenzio come uno sciame di insetti, e il correre via su un'auto volante verso la luce con unica spinta propulsiva un'ipotesi di nuova vita costruita su un punto interrogativo.Forse il capolavoro di Scott,cineasta di gran talento ma a volte un po' deconcentrato.

Nessun commento: