DI NEIL MARSHALL
Con MYANNA BURING,NATALIE JACKSON MENDOZA, MOLLY KAYIL,SHAUNA MCDONALD.
HORROR
Nella fase di ritorno al successo del cinema horror, tra remakes più che decorosi e storie di fantasmi assorbiti dall'Oriente, c'è modo per affermarsi anche per questo "The descent", che viene dalla Gran Bretagna ,ha un cast quasi totalmente femminile, si apre con un prologo contenente un impressionante incidente stradale,e dopo una mezz'oretta di spaventi promessi, esplode in una serie di scene orripilanti, degne del filone all'italiana anni '80, di Lenzi, Fulci e compagnia varia. Costato probabilmente assai poco, e furbamene ambientato nel buio degli abissi di roccia di caverne nascoste nei boschi d'Inghilterra, il film è da sconsigliare vivamente alle persone impressionabili, dato che quando decide di ingranare la quarta, non si fa sfuggire la minima occasione per suscitare ribrezzo e tensione : al regista e autore del copione riesce la non facile impresa di definire i caratteri di un coro di protagoniste sempre credibili con pochi, sapienti tratti.Però, pur constatando che il suo film è imperdibile per gli appassionati, per essere riuscito appieno, Marshall doveva dimostrare più convinzione sulla direzione da prendere : l'efficacia maggiore, e il modo per creare una paura più densa nello spettaroe era giocare di più sul buio e sui pericoli che potenzalmente contiene, mentre a un certo punto la butta sul "Gore", d'impatto, certo, ma che fa perdere al film un pò delle sue notevoli doti, e verso il finale adotta schemi da pellicola d'azione che di sicuro non gli giovano. A differenza, comunque, di altri titoli più banali, dopo un illusorio e falso prefinale liberatorio, anche se a prezzo di cruenze rivoltanti, la conclusione è correttamente pessimistica. 
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