sabato 27 gennaio 2007

ALIEN (Alien, GB 1979)
DI RIDLEY SCOTT
Con SIGOURNEY WEAVER,TOM SKERRITT ,Yaphet Kotto, Ian Holm.
FANTASCIENZA
La fantascienza si mescola all'horror, e i lindi e asettici corridoi dell'astronave "Nostromo" si tingono di sangue : Ridley Scott realizzò il suo primo grande successo mondiale con "Alien", terrorizzando le platee e facendo provare più di un momento d'inquietudine con le sporadiche apparizioni del mostro spaziale che elimina quasi tuto l'equipaggio del cargo. Scenografie geniali, in grado di escogitare l'organicità della tecnologia aliena,e la naturale imperfezione di quella umana, anche se molto elaborata, musiche molto adatte a creare tensione, fotografia pallida,lattiginosa e bellissima, "Alien" è il capitolo iniziale di una delle serie più belle del cinema fantastico, e che sa rinnovarsi a ogni nuovo episodio, forte anche dell'idea di piazzare sempre un cineasta dalla personalità spiccatamente diversa ogni volta ( ma non dimentichiamo che dietro tutto ciò c'è un altro maestro del cinema come Walter Hill). Di fronte a umani che ormai sono talmente progrediti da fare viaggi mercantili nel cosmo, e che in mezzo a tanto avvenirismo utilizzano ancora attrezzi dall'aspetto rozzo, l'alieno che ha come unico impulso vitale l'annientare altre forme di vita e utilizzarle per far progredire la propria specie (una metaforadel capitalismo?) ha la forza dell'imprevisto, e la scaltrezza del predatore naturale. Orrori si susseguono ben calibrati, si arriva al finale con affanno reale, solo l'intelligenza della protagonista avrà ragione delle grinfie del mostruoso extraterrestre ; eppure, dopo averlo visto almeno una decina di volte, mi fa ancora sobbalzare.

Nessun commento: