mercoledì 10 gennaio 2007

IL REGISTA DI MATRIMONI ( I 2006)
DI MARCO BELLOCCHIO
Con SERGIO CASTELLITTO ,Donatella Finocchiaro, Sami Frey, Gianni Cavina.
DRAMMATICO












A quattro anni dal circoscritto, ma notevole successo di pubblico de "L'ora di religione", tornano a lavorare insieme Marco Bellocchio e Sergio Castellitto : apparentemente questo lungometraggio tocca argomenti meno "scottanti", però, dopo un avvio leggermente contorto, più che altro a livello drammaturgico, si entra nel film e se ne rimane fortemente affascinati, pur se qualche passaggio rimane nebuloso, come l'atteggiamento del protagonista al matrimonio della figlia che apre il racconto. La forza di una storia d'amore pretesa, anelata e agguantata con i denti e con le unghie è anche una metafora di una sfida a un convenzionalismo divenuto regola di vita e di pensiero, un calcio all'opportunismo di scelte pratiche ma infelici è ciò che porta a una speranza di futuro. Contemporaneamente, c'è anche uno sberleffo all'autoreferenzialità di un cinema invecchiato e ipocrita, schiavo di dogmi o abilissimo a tuffarsi in una celebrazione "nobile" che sa più di commemorazione funebre che di reale e obbiettiva considerazione. Bellocchio, che ha scelto quasi sempre ,anche quando non ha trovato le corde giuste, temi capaci di accendere la discussione, azzecca un cast felicissimo e indovinato, del quale Castellitto è un perfetto ed intenso perno ( ma sono tutti splendidi interpreti), e per quanto ci sia amarezza in questa storia , la attraversa un'ironia suadente come una musica di sottofondo a bassissimo volume.

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