DI MICHAEL CATON-JONES
Con SHARON STONE,DAVID MORRISSEY,David Thewlis, Charlotte Rampling.
THRILLER
Inconfutabilmente flop, constatando i mosci incassi ai due lati dell'Atlantico: passato di regista in regista, addirittura dalle mani di David Cronenberg, con una ridda di nomi per il coprotagonista maschile seconda solo alla sequenza sfilata per impersonare l'ultima incarnazione di James Bond, "Basic instinct 2" è stato affidato al non indegno, ma nemmeno particolarmente bravo Caton-Jones. Azione spostata da San Francisco a Londra, e una nuova serie di omicidi in ambienti torbidi ruotante attorno alla seducente scrittrice Catherine Tramell, diabolicamente ambigua ed effettivamente ammaliante. Questa volta chi cade nelle spire della bellissima portatrice di morte è lo psicanalista David Morrissey (somigliante a un Liam Neeson più asciutto nel fisico), che perde ogni controllo nello stordimento dell'attrazione per la bionda. Fino a un certo punto il giochino, per quanto pretestuoso e ricco di clichès può anche reggere, ma la suspence è del tutto assente, la storia si fa via via sempre meno credibile, quando non ricalca pigramente quella del primo capitolo, non è dato capire perchè cose evidenti allo spettatore a nessuno sullo schermo sia possibile capire ; Caton-Jones ha meno carica visiva del suo predecessore Verhoeven, e per quante pecche potesse avere la sceneggiatura di Joe Esztheras del primo film, qui si annaspa continuamente. Sharon Stone, bella come allora, esagera nel calarsi negli esigui panni della dark lady enfatizzando la gestualità felina del personaggio, rendendolo in alcuni momenti quasi una parodia di se stesso, e la migliore del cast risulta infine Charlotte Rampling, altro esempio di seduttività sempreverde. Di "Basic instinct 2" nessuno sentiva la mancanza, ma almeno potevano realizzarlo appena più decente, con tutto l'inchiostro sprecato per promuoverlo...
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