DI SOFIA COPPOLA
Con BILL MURRAY, SCARLETT JOHANSSON, Giovanni Ribisi, Anna Faris.
COMMEDIA
Opera seconda di Sofia Coppola, tre anni dopo "Il giardino delle vergini suicide", che fu un esordio notevole: sebbene di minor impatto del titolo precedente,anche per la materia trattata e la componente emotiva più filtrata, anche "Lost in translation" è un film da vedere. Commedia di sentimenti che non stacca mai il piede da terra, riconoscendo il peso faticoso della realtà, distinguendolo dalla forza dei sogni, racconta un incontro a Tokyo tra due americani "fuori posto", con difficoltà ragguardevoli nel nascondere lo spaesamento non capendo la lingua che tutti parlano intorno a loro.Ma Bob e Charlotte, lui attore in disarmo giunto in Giappone per girare uno spot per un Whisky , lei moglie di un fotografo à la page assente che non la capisce , sarebbero a disagio dappertutto, con problemi per trovare il sonno e sempre un pò in imbarazzo:logico quindi che si riconoscano e riescano a raccontarsi l'uno all'altra, in un contesto fondato su un'imperante incomunicabilità . Piacevole ma con il buon gusto di una conclusione che scansa il lieto fine,"L'amore tradotto" trova in Bill Murray, simpaticissimo in un'interpretazione in cui sembra mettere molto di personale, e in Scarlett Johansson, carina e molto tenera, adeguati protagonisti : Sofia Coppola sembra avviata a diventare una delle migliori e non banali registe ("Marie Antoinette" a parte....) del cinema americano nuovo.
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