mercoledì 25 aprile 2007

LA CACCIA ( The chase, USA 1966)
DI ARTHUR PENN
Con MARLON BRANDO, Robert Redford, Angie Dickinson, Jane Fonda.
DRAMMATICO
Dovendo parlare di Arthur Penn,ma quando si decideranno i critici che magari riesaltano senza filtro Russ Meyer come un autore da riscoprire, a rivalutarne l'importanza?Uno dei registi più dichiaratamente "sociali" della Hollywood che si apprestava a mutar volto e caratteristiche al proprio sistema,capace anche di gestire benissimo grandi star in ruoli impegnativi senza lasciarli tracimare, è oggi quasi rimosso, poco studiato, non è molta la saggistica su quest'uomo che ha realizzato opere come "Gangster story","Piccolo grande uomo","Missouri".E anche "La caccia" è uno di quei film che dice tanto sull'America di quegli anni,a metà dei Sessanta, in cui pulsava nella provincia cantata come sana depositaria di antichi valori un'ipocrisia appena adatta a velare la realtà , e una violenza fascistoide pronta ad emergere contro i più emarginati.Dramma popolare con varie sottotrame che , grazie ad una sceneggiatura con i fiocchi, coincidono e formano un quadro disperante, "La caccia" appassiona chiunque abbia un minimo di sensibilità civile: un' interpretazione splendida di Marlon Brando, una delle prime importanti di Redford, e altre belle caratterizzazioni di Jane Fonda, Angie Dickinson e Robert Duvall.Un film che quando si finisce fa provare rabbia, sentimento che quando non induce alla violenza può avere del produttivo.

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