( Indiana Jones and the temple of doom, USA 1984)
DI STEVEN SPIELBERG
Con HARRISON FORD, Kate Capshaw, Ke Huy Quan, Amrish Puri.
AVVENTURA
Nel bissare il grande successo ottenuto dal primo film che riproponeva con i mezzi di oggi e una maggiore consapevolezza di genere i miti avventurosi della Hollywood dei tempi d'antan, Steven Spielberg realizza l'episodio della (per ora) trilogia che vede protagonista l'eroico avventuriero-archeologo Indiana Jones più smaccatamente di superficie, anche se è vero che il prode si batte per restituire gli infanti rubati a un villaggio indiano. Molto buoni gli effetti speciali, rimarranno nella nostra memoria l'inizio con la sparatoria nel locale cinese, con gong salvifico e spiedi mortali, il pranzo voltastomaco con pietanze a dir poco ributtanti, la lunga scena dell'inseguimento sui binari dentro le grotte sui carrelli: un divertissement che a tratti mostra tutta la sostanziale commercialità della sua realizzazione, Harrison Ford sguazza nel piglio rude e sarcastico del suo personaggio, e ci si diverte prendendo il secondo capitolo di una serie che ha molto in sè di miti del cinema come Tarzan, Zorro e altri, come il carrozzone da luna park, certo ottimamente allestito, che a conti fatti sembra voler essere.
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