(The private life of Sherlock Holmes, GB 1970)
DI BILLY WILDER
Con ROBERT STEPHENS,Colin Blakely, Geraldine Page, Christopher Lee.
COMMEDIA
Anomalia nella produzione wilderiana, un film prodotto in Gran Bretagna, su un personaggio mitico come l'investigatore di Conan Doyle, rapportandolo ad una precisa ambientazione storica, "Vita privata di Sherlock Holmes" fu un insuccesso commerciale, ma è un film da riscoprire. Commedia gialla che rimanda al cinema di Blake Edwards, "Vita privata..." è un gustoso divertissement, forse appena troppo lungo nel minutaggio, interpretato benissimo (Colin Blakely-Watson ha momenti di alto livello, e Christopher Lee nel ruolo del fratello di Holmes fornisce una prova di alta classe) che esplora le motivazioni della misoginia sherlockiana, implica la leggenda del mostro di Loch Ness dandone una ovviamente personale versione, e gioca con qualche derivazione dal mondo dei romanzi di Jules Verne.Il tutto in una cornice ben allestita, sceneggiata con abilità da Wilder e il consueto I.A.L. Diamond, immerso in colori autunnali, per un film forse non tra i maggiori dell'autore di "Sabrina", stiamo parlando di un regista che ha sfornato alcuni tra i più inossidabili lungometraggi di ogni tempo, ma, come si diceva prima, un interessante e piacevolissimo excursus in un campo a lui non comune.
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