venerdì 13 febbraio 2009

CI RIVEDREMO ALL'INFERNO (Shout at the devil,GB 1976)
DI PETER HUNT
Con LEE MARVIN,ROGER MOORE, Barbara Parkins, Ian Holm.
AVVENTURA
Stranamente un fabbricatore di best-sellers letterari come il sudafricano Wilbur Smith non ha avuto molta fortuna sul grande schermo, a confronto di colleghi quali, per dire, John Grisham e Stephen King, per rimanere tra quelli che hanno venduto tantissime copie dei propri romanzi. I libri di Smith ( ne ho letti un paio, e ho riscontrato sì una certa abilità di narratore, ma anche diversa superficialità e un che di razzista che me li rendeva molto poco appetibili, inoltre non ha il dono della sintesi) sono spesso ambientati nel Continente Nero, e non fa eccezione quello da cui è tratto questo filmone avventuroso girato da Peter Hunt, che esordì con il James Bond meno celebrato dell'intera serie, quello con George Lazenby, e che tuttavia si è sempre mantenuto ad un livello decoroso:benchè come appunto nei romanzi di Smith sia comune, ma il racconto dei due soci in affari che poi vengono uniti da parentela perchè il più giovane sposa la figlia del più anziano, passa per molte vicissitudini prima di compiersi l'intera vicenda. Tra i due divi protagonisti, la prima metà, che la butta più sull'ironico, vede Roger Moore più a suo agio che il gigioneggiante Marvin,mentre nella seconda, in cui il film diventa più marcatamente avventuroso e c'è di mezzo la vendetta del trio-famiglia contro il briccone tedesco da anni avversario del cacciatore ubriacone interpretato dall'attore di "Quella sporca dozzina", quest'ultimo recupera notevolmente. Un kolossal onesto, di cui rimane poco simpatica la sequenza della caccia agli elefanti, ma che è fatto abbastanza bene, pur senza raccogliere entusiasmi.

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