IL COMPROMESSO ( The arrangement, USA 1969)
DI ELIA KAZAN
Con KIRK DOUGLAS, Deborah Kerr, Faye Dunaway, Richard Boone.
DRAMMATICO Kazan scrisse un romanzo autobiografico intitolato "Il compromesso", sulle seicento pagine, e ne trasse un film:gran rischio far derivare una pellicola , che di solito tende a ridurre e a sintetizzare un testo, con probabile scorno del lettore, da un libro,perdipiù venuto da esperienze personali.E nel film c'è molto del regista turco/greco, che commette forse l'errore di metter dentro anche troppe cose in due ore o poco più di proiezione,che però fa percepire allo spettatore la tensione e la partecipazione a una storia che contiene anche spunti da commedia, ma fondamentalmente è un dramma psicologico con intuizioni registiche eccellenti.Kirk Douglas, che prese il posto di Marlon Brando nel dar volto al protagonista,immette passione e una grinta quasi agonistica nell'esplorare a fondo il personaggio del manager che si scopre in crisi al sopraggiungere della mezza età; probabilmente frutto anche della fase sessantottina in cui il lungometraggio è stato girato e uscito, c'è una testimonianza vulnerabile e sentita di uno sbandamento generazionale, di una ricerca di maturità giocandosi tutto, soprattutto le certezze ottenute.Imperfetto, e nella seconda parte con materiale in eccesso, ma tocca l'animo dello spettatore.
sabato 14 aprile 2007
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