HULK ( Hulk, USA 2003)DI ANG LEECon ERIC BANA, Jennifer Connelly, Nick Nolte, Sam Elliott.FANTASTICOL'unico tipo di mitologia oggi possibile è quella supereroistica del mondo dei fumetti. Archetipi, radici di Mito, schemi e idealizzazioni di disagi e meraviglie, si ritrovano all'interno degli universi marvelliani e simili."Hulk" è un personaggio risultante una pesante anomalia , non veramente cattivo, potenzialmente pericoloso, dalle gesta e dai poteri incredibili:Ang Lee ha preso in mano il progetto già da anni sulle scrivanie dei dirigenti delle majors, come altri similari, e ha compiuto una rilettura spettacolar-psicologico-cinematografica di grande impatto, che naturalmente porta a dibattiti accesi. Il successo non debordante della pellicola, che ha fatto bene sì al botteghino, ma ben lungi dai risultati di "Spiderman" e "X-Men", è dovuto forse alla sua straordinaria complessità: reminiscenze da "King Kong", "Frankenstein", scontri edipici a livello colossale, monito a fare attenzione ad un uso troppo cinico del potere scientifico, gran macchina di cinema,"Hulk"-film è tutto questo e di più.Questa storia di padri ambiziosi, crudeli od ottusi, di figli a disagio con il proprio ruolo e vittime di un passato spietato, di un titano con il volto di un bambino ferito e dell'inadeguatezza del mondo a contenerlo, arriva in alcuni momenti a diventare un poema moderno di gran respiro poetico. Lee survolta le immagini a ritmo sostenuto, utilizzando lo split screen e splendidi effetti visivi, nonostante il colosso verde entri in scena quasi dopo tre quarti d'ora, e la sceneggiatura fa un gran lavoro sui personaggi, disegnandone accuratamente le sfaccettature, gli effetti speciali sono ben assortiti, anche se Hulk inizialmente può sembrare un personaggio dei videogiochi. Un'opera visivamente possente, un film anche troppo colto e denso , forse il blockbuster esplicitamente tale più ricco di chiavi di lettura dai tempi di "Guerre stellari".