DI ROD LURIE
Con ROBERT REDFORD, JAMES GANDOLFINI, Delroy Lindo, Mark Ruffalo.
DRAMMATICO

Il filone carcerario è un genere che spesso rigidamente si basa su schemi canonici, vedi il protagonista incarcerato e punito in maniera spropositata alle sue colpe, il direttore del carcere crudele e perverso, qualche compagno di sventura di cuore e che aiuta l'eroe, e qualcun altro infame e pronto a tradire."Il castello",opera prima di Rod Lurie, tutto sommato rispetta molto il copione, ambientando il racconto in un carcere militare, con al centro un eroe di molte guerre e contrapponendogli un alto militare che ha fatto carriera in ufficio.Le due ore di proiezione di questo film scorrono piuttosto bene, nonostante lo spazio limitato in cui i personaggi si muovono, e il duello Redford-Gandolfini si segue con piacere( l'attore italo-americano potrebbe divenire il nuovo Gene Hackman, gli assomiglia nello stile di recitazione) e l'ultima mezz'ora ha un bel piglio spettacolare.Però i colpi di scena sono abbastanza prevedibili, circola una vaga retorica e, come in molte pellicole recenti, si sbandiera sin troppo il vessillo bianco, rosso e blu.Va bene che siamo in clima di riconsiderazione dei valori patrii, ma non si esagera un po'?
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