( Curse of the werewolf, GB 1961)
DI TERENCE FISHER
Con OLIVER REED,Clifford Evans, Yvonne Romain, Catherine Feller.
HORROR
La Hammer Film, che oggi gode della rivalutazione della maggior parte della critica, parecchia della quale cresciuta anche con i titoli della stessa(parlo della generazione oggi sulla cinquantina, per cui sicuramente queste pellicole avevano il fascino del proibito che può stare , per un adolescente cinefilo,un V.M.18 dell'epoca), è stata in un certo senso una major molto innovativa per quanto riguarda il cinema fantastico,ma non solo per quello.Infatti, il sangue, che non viene mai risparmiato in tutti i film prodotti dalla casa inglese, e che aveva una densità e un colore talmente potente così artificiosi e cinematografici da essere allucinanti, non era mai stato esibito prima dell'arrivo di questi film.E se ne vede anche in questo lavoro dell'attivissimo Terence Fisher, che da Frankenstein all'Uomo Lupo,da Dracula alla Mummia, ha portato sullo schermo tutti i grandi punti di riferimento per i "mostrofili":concepito come una specie di novella in chiave orrorifica(ma con una coscienza del Male di spessore),"L'implacabile condanna" ha certo una struttura datata, un trucco del Licantropo(si dice che ci fosse ispirati a "La bella e la bestia" di Cocteau) che lo fa sembrare un pò un enorme gufo bianco, e una conclusione, come di prammatica, anche troppo repentina.Ma è un film che si lascia godere, in cui il giovane lupo mannaro Oliver Reed ha tutta la cupezza necessaria a rivestire un ruolo più complesso, di sicuro, di altri simili venuti poi negli anni a seguire.
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