domenica 20 maggio 2007

MIO CARO ASSASSINO ( I, 1972)
DI TONINO VALERII
Con GEORGE HILTON, Marilù Tolo, William Berger, Salvo Randone.
GIALLO La derivazione dal primo Argento è individuabile da quasi subito, nella colonna sonora di Ennio Morricone, che la compose molto simile al motivo portante de"L'uccello dalle piume di cristallo";però, col cinema del cineasta romano autore di "Inferno", questo thriller diretto dall'apprezzato, nel western,Tonino Valerii, non ha poi tutte queste affinità.C'è, è vero, un omicida dalle mani guantate che trucida più di una persona, e verrà scoperto alla fine, ma di sicuro c'è un'indagine meno affidata alle suggestioni, un commissario di polizia incaponito su questo caso, e un finale molto ispirato ad Agatha Christie, in cui il detective riunisce tutti i personaggi principali per svelare l'identità dell'assassino.Valerii realizza qui un thriller all'italiana decoroso, senza grandi colpi di scena( anche perchè, chi sia che commette gli omicidi è intuibile da un certo punto in poi), ma corretto nella narrazione e non sgangherato nella trama.Il protagonista George Hilton, un pò condizionato da un doppiaggio leggermente fuori sincronia( è evidente nel monologo che chiude il film) è un buon attore, peccato che il personaggio del commissario non sfugga a qualche faciloneria;la sceneggiatura gli mette in bocca una bella frase,"Quando viene ucciso un bambino, è come se venisse strappato l'ultimo fiore del mondo.", e pur con un paio di delitti destinati a eguagliare per crudeltà le pellicole argentiane, è un dignitoso approccio al genere.

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