venerdì 18 maggio 2007

INTERCEPTOR ( Mad Max, AUS 1979)
DI GEORGE MILLER
Con MEL GIBSON, Joanne Samuel, Tim Burns, Roger Ward.
AZIONE
Grande successo venuto dall'Australia verso la fine degli anni Settanta, il primo capitolo della saga di "Mad Max" fu all'epoca un film shock.Non tanto per la violenza delle scene, che comunque non manca, ma non impressionante se si pensa che erano anni in cui film di richiamo erano "Cane di paglia","Arancia meccanica","Soldato blu" e tanti altri non meno pieni di sequenza molto raccapriccianti.Più che altro, di "Inteceptor" colpisce l'assoluta mancanza d'ironia, la disponibilità del protagonista a farsi anche più crudele della teppa che gli ha causato la perdita di moglie e figlio, il pessimismo di Miller secondo cui togliendo le regole agli uomini, ci vuole poco a farli regredire alla legge del taglione e dell'uccisione del prossimo per la sopravvivenza.Rivelò Mel Gibson, e fu celebre la scena finale, quando Max incatena all'auto in fiamme l'ultimo criminale rimasto, mettendogli in mano un seghetto, proponendogli due alternative:provare a tagliarsi il piede legato, e forse sopravvivere, o bruciare con l'auto a cui l'ha incatenato. Il film si chiude con il protagonista che si allontana dall'auto in fiamme,vendicatosi ma anche disumanizzato.Molto western, anche se ambientato in un imprecisato futuro.

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