DI ROLAND EMMERICH
Con WILL SMITH, JEFF GOLDBLUM, BILL PULLMAN, Mary Mc Donnell.
FANTASCIENZA

Cosa c'è di nuovo in "Independence day", che il cinema di fantascienza non abbia già proposto?Non certo l'idea che un'orda di malvagi alieni abbia deciso di circondare e attaccare la Terra, nè la forma degli etraterrestri, un mix tra il gladiatore stellare di "Predator", il testone cilindrico di "Alien", e i tentacoli da calamaro galvanizzato de"La cosa": non le immagini di guerra aerea tra le navette degli invasori, e lo sfrecciare dei velivoli tra canyons e dune.Furba miscela di generi ad alto gradimento commerciale, il film ripristina anche lo schema corale dei kolossal catastrofici.A questo punto , mi permetto una considerazione personale:esistono due tipi di concezioni del cinema di fantascienza.Una progressista, che include "Incontri ravvicinati","E.T.","Strange days" e "Rollerball", per via di un messaggio a grandi linee umanista, positivista, con una visione per quanto turbata fondamentalmente speranzosa per il nostro futuro, e una nichilista, con titoli come il dittico di Jena Plissken,"Robocop","Terminator" 1 e 2, per la critica sostanziale alle tendenze suicide della nostra società viste in prospettiva."ID4"(nomignolo affibbiato dagli americani a questa pellicola), è l'esempio più conservatore di questa seconda schiera( e meno memorabile).Perchè, se anche c'è un motivo di fratellanza umana tra i popoli contro il comune nemico, resta il fatto che non si dice niente di nuovo, e quello che resta è una retorica francamente ridicola, che rischia di guastare la festa e di marchiare il film rendendolo diverso da ciò che infine è: un "popcorn movie" all'ennesima potenza con musiche e boati sparati al massimo livello, ricco d'incongruenze e inverosimiglianze al limite della parodia, ma che tuttavia si fa seguire per due ore e venti minuti.E Clinton ne fu spaventato, nel vederlo?
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