DI LEONARD NIMOY
Con WILLIAM SHATNER, DeForest Kelley, Christopher Lloyd, Walter Koenig.
FANTASCIENZA
E' proprio vero, le grandi intuizioni si riconoscono nel tempo: "L'impero colpisce ancora" mandò a casa perplessi quando non delusi mezzi degli spettatori, proprio per via della sospensione della trama principale della saga, o per l' "adultizzazione" di un racconto fantastico con un percorso più drammatico. Ecco appunto che anche la quasi ventennale ( all'inizio degli anni Ottanta) serie di "Star Trek", alla fine del secondo film trattone, si permise di far morire uno dei personaggi principali, sacrificatosi per il Bene comune: di conseguenza, ne uscì, una terza parte in cui il comandante James Kirk, sentendosi in colpa per la dipartita del fidatissimo vulcaniano, e dietro la richiesta del medico di bordo ( che sente Spock dentro di sè) parte per il pianeta Genesis ove forse si sta ricreando lo scomparso. In più, l'equipaggio compie un ammutinamento riprendendosi l' "Enterprise" con la quale si scontrerà con dei klingon sul pianeta, che invecchia e rischia di distruggersi ad una velocità insostenibile. Il film non è "solo per fans" come si è scritto, certo ha i suoi limiti, e considerando che nel 1984 si era vista già ben altra fantascienza, la lotta decisiva tra l'eroe Kirk e il capo dei cattivi Klingon impersonato da Christopher Lloyd ( che ha inferto un dolore micidiale al capo della "Enterprise") sembra estrapolata da un westernaccio di terza categoria, e la regia di Nimoy, passato in sala comandi dopo Nicholas Meyer e Robert Wise non è lodevole. Si lascia vedere, non entusiasma, e nonostante qualche buon effetto speciale ( soprattutto per quanto riguarda le astronavi) è difficile mantenere nella memoria qualche fotogramma di questo film-
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