giovedì 29 gennaio 2009

ITALIANS ( I, 2009)
DI GIOVANNI VERONESI
Con SERGIO CASTELLITTO, CARLO VERDONE, RICCARDO SCAMARCIO,Ksenia Rappoport.
COMMEDIA
E' vero, e chi lo nega, Veronesi non è Monicelli,nè Risi, e nemmeno Comencini. Inoltre se nel secondo episodio con Carlo Verdone dentista in crisi in Russia per un convegno c'è un aggiustamento narrativo molto di comodo, nel primo con Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio il colpo di scena che giunge quasi al termine diviene, per quanto inaspettato, un vero e proprio svarione di logica che non torna per niente. Tutto vero. Però "Italians" è un film, ad episodi, e chiaramente fatto per il pubblico, che ricorda tanto da vicino quella stagione felice in cui imperversavano i nomi fatti prima. Sarà che ci sono buoni momenti di comicità, che gli interpreti sono oggettivamente in forma e al servizio di storia e sceneggiatura, e che tecnicamente il film è validissimo( quella corsa tra bolidi nel deserto è girata meglio di tante simili del cinema americano),però il nuovo film di Giovanni Veronesi funziona. Per quanto, come le commedie con Sordi,Gassman & Co. mostrino dei lati italici per niente graziosi, riesce a far emergere nello spettatore la consapevolezza di far parte di un popolo che ha tanto del cialtrone, che spesso sguazza nella retorica, ma a conti fatti, senza generalizzazioni, sa metter cuore e sentimento nelle cose che fa pur spesso abbandonandosi alle malandrinate, e tira fuori orgoglio e capacità quando ormai sembra tutto perso. E, sia nel ruolo del camionista che porta le Ferrari rubate agli arabi che in quello del dentista appunto che scopre di poter ancora voler bene al prossimo, viene in mente un interprete che li avrebbe resi altrettanto "umani": Nino Manfredi, forse l'interprete più coinvolgente a livello emotivo del gruppo dei grandissimi.

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