DI ALAN PARKER
Con MATTHEW BRODERICK, ANTHONY HOPKINS, Bridget Fonda, John Cusack.
GROTTESCO
Che "Morti di salute" sia un film d'autore è abbastanza giusto.Perchè Alan Parker, nel bene e nel male è un regista che ha comunque un suo stile e ha fatto anche film importanti.Che sia un riuscito film d'autore, è un altro discorso.Benchè l'idea di base, che diciamolo, assomiglia molto, nella struttura a "The Rocky horror show", sia abbastanza buona, e le battute d'avvio lascino ben sperare in una divertente satira ai danni dei fanatici salutisti ed i "malati di dieta", il film tra schianti di coronarie e un carosello di aerofagia, delude:se si escludono le prove di attori come Broderick e lo sozzone Dana Carvey, figlio rinnegato del dottore pazzoide Anthony Hopkins, e una buona ricostruzione di ambienti e costumi dell'America ai primi del Novecento, non sono poche le pecche da imputare alla pellicola.A cominciare da un Hopkins per niente convincente, truccato da guittone, e abbastanza fuori ruolo, c'è poi un eccessivo ricorrere a dettagli scatologici, e il racconto si appiattisce via via in una certa ripetitività, che scaccia via i flebili sorrisi riscossi all'inizio, favorendo l'appesantirsi delle palpebre.
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