domenica 18 gennaio 2009

LASCIAMI ENTRARE ( Lat den ratte komma in, SW 2008)
DI TOMAS ALFREDSON
Con KARE HEDEBRANT, LINA LEANDERSSON, Per Ragnar, Henrik Dahl.
HORROR
E' un film che viene da una cinematografia nella quale l'horror non è una delle cose più note, a livello internazionale, ma sta conquistando estimatori e riconoscimenti: "Lasciami entrare", spesso accostato al successo di stagione "Twilight" per via del soggetto rapportabile su adolescenti, amore e vampiri, è la versione nobile del campione d'incasso americano, se proprio vanno abbinati. Al di là degli effetti speciali, qui molto migliori dell'altro film( è vero che i gatti in preda a furore aggressivo sono troppo evidentemente rielaborati al computer, ma è l'unica pecca ascrivibile al film da questo punto di vista), il film di Tomas Alfredson è un bel racconto d'amore tragico, malato e profondamente triste: un ragazzino molto solo che conosce una coetanea(sicuri?) vicina di casa bizzarra che appare senza far rumore e sembra non subire il freddo, vessato dagli stupidi bulletti della scuola, notti gelide e silenziose intorno, un bizzarro assassino che stordisce le sue vittime e le dissangua sullo sfondo. Il racconto, malinconico e dotato di una forza notevole e progressiva, parte lento ma giunge al finale acuendo l'interesse dello spettatore ben raccontando un adolescenziale spaesamento e una storia d'amore sui generis molto toccante. Amore e Morte si abbracciano come nelle grandi epopee romantiche, e il finale suggerisce l'eredità di una dannazione perseguita con ineluttabile consapevolezza: un film horror che lascia spesso fuori campo i picchi splatter ( ma non mancano passaggi da brivido,soprattutto nei dettagli) che è un piccolo gioiello, e rende ancora una volta il vampirismo una malattia equivalente ad una cronica e disperata carenza d'affetto.

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