sabato 20 giugno 2009

DIARIO DI UNO SCANDALO( Notes on a scandal, GB 2006)
DI RICHARD EYRE
Con JUDI DENCH, CATE BLANCHETT, Bill Nighy, Tom Georgeson.
DRAMMATICO
Bruttissima cosa la solitudine, soprattutto se ad un certo punto non è classificabile come scelta, ma come conseguenza naturale delle cose: costruito come un thriller dei sentimenti, "Diario di uno scandalo" è il racconto di due passioni indirizzate male, sia quella della trentasettenne e affascinante professoressa d'arte che scivola in una relazione con un alunno di venti e passa anni più giovane, e quella per la stessa donna provata da una collega anziana che da un immaginario trono osserva il mondo attorno a lei e annota con puntuale disprezzo quel che non le piace del prossimo, praticamente tutto, al punto da definire con astiosa impietosità il figlio down dell'amata un "tedioso buffone di corte". Molto breve, poco più di ottanta minuti di cinema soprattutto d'attrici, ben coadiuvato dalla partitura musicale di Philip Glass, il film ha un paio di momenti poco riusciti, come la sequenza finale in cui una sventurata fa la conoscenza del personaggio di Judi Dench proprio mentre sta leggendo su un giornale la cronaca dello scandalo nato grazie a lei, come se dopo il Duemila, tra Internet e la stampa in genere, il volto della donna fosse sfuggito alla curiosità dei cronisti, ma nel gioco affilato delle due straordinarie interpreti(tra le quali fa buona figura il marito debole e incapace di gestire la situazione di Bill Nighy) si rimane coinvolti, e nella enorme sconsideratezza a contrasto di una donna che programma tutto senza tener conto degli imprevisti con un'altra che di fronte alle pressioni della vita reale non oppone resistenze, se l'una fa quasi compassione, l'altra risulta poco digeribile per l'incapacità di pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Non un capolavoro, ma un grande confronto di interpreti,questo sì.

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