THIRTEEN DAYS ( Thirteen days, USA 2000)
DI ROGER DONALDSON
Con KEVIN COSTNER, Bruce Greenwood, Dylan Baker, Steven Culp.
DRAMMATICO
"13 days" doveva inizialmente essere un progetto rilevato da Francis F.Coppola subito dopo "Jack", e probabilmente in mano all'autore del "Padrino", forse avrebbe potuto essere tutto un altro film.Ma a Roger Donaldson va riconosciuto di aver adoperato misura e coerenza narrativa nel raccontare il retroscena, in modo ovviamente romanzato, di uno dei momenti cruciali della storia dell'umanità .La crisi cubana del '62 tra USA e URSS ,innescata dall'episodio della Baia dei Porci, risolta in tredici giorni appunto, in cui si rischiò l'ecatombe nucleare,vista attraverso gli occhi di un personaggio "laterale", collaboratore dei Kennedy, interpretato con la giusta tensione da Kevin Costner, la drammaticità ampia ma filtrata dall'approccio umanista della sceneggiatura, la follia della corsa all'attacco nucleare che solo il buon senso ha potuto fermare.Lungo ma denso di informazioni e di buona elaborazione del fattore storico,"Thirteen days" ha il suo meglio nel prefinale, in cui il personaggio di Costner torna a casa, incerto sull'esito dello stallo:la soluzione della semplicita',eppure quanto importante, di due esseri umani di stringersi uno all'altro nell'ultimo tentativo di opporsi, anche simbolicamente alla pazzia e al furore delle armi, pure quelle estreme, aumenta il valore del film.Interessante, e non retorico.
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