mercoledì 20 giugno 2007

SIGNORE E SIGNORI ( I, 1965)
DI PIETRO GERMI
Con GASTONE MOSCHIN, VIRNA LISI, ALBERTO LIONELLO, FRANCO FABRIZI.
COMMEDIA
E' tra i grandi "invisibili" del cinema italiano, da anni fuori dalle programmazioni televisive, mai edito su videocassetta, restaurato negli ultimi anni e proiettato solo per pochi in qualche arena estiva da esercenti di buon cuore verso i cinefili.E' una commedia urticante presso la mentalità borghese , sfottente certo provincialismo bigotto quando fa comodo e senza ritegno in linea di massima:il primo episodio è quello che ha una matrice più dichiaratamente boccaccesca,con l'infingardo Alberto Lionello che si finge impotente per godersi la squinzia dell'amico medico Gigi Ballista, il secondo tutto sommato quello con maggiore amarezza dentro, che ha momenti di tenerezza nel narrare un amore con poca vita tra l'impiegato infelice Gastone Moschin e la dolce cassiera Virna Lisi.Il terzo, che deplora maggiormente questo piccolo mondo sempreverde ottuso e pure infame, è la storia dello squallido "giro" di una minorenne (presentatasi come non tale) tra i galletti di mezza età della città(Treviso, per la precisione):c'è chi lo ha definito il più bello tra i film di Germi,probabilmente è quello con maggiore equilibrio tra satira di costume e cinema brillante.Si ride senz'altro meno che in "Amici miei", che l'autore preparò ma non riuscì a girare:però, considerato che qui siamo a metà anni Sessanta, si può dire che il film dava dei bei morsi,ostreghèta!

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