mercoledì 20 giugno 2007

28 GIORNI DOPO ( 28 days later, GB 2002)
DI DANNY BOYLE
Con CILLIAN MURPHY, Naomie Harris, Brendan Gleeson, Christopher Eccleston.
FANTASCIENZA/ HORROR
Basso budget, riprese con uno stile che rasenta lo sperimentale, un senso del ritmo cinematografico molto sviluppato, e alcune sequenze che si tramutano in pezzi di cinema da mandare a memoria per come costruiscono la tensione da scatenare poi.Danny Boyle, dopo l'ubriacatura americana torna in patria con questo film "piccolo",dichiaratamente debitore di tanti b-movies, con richiami a "L'esercito delle 12 scimmie" di Gilliam e le saghe dei morti viventi romeriane, con la differenza che questi mostri ex-umani non deambulano inesorabili ma lenti, corrono proprio, come forsennati.Con solo un paio di nomi celeberrimi nel cast, e in ruoli da comprimari(Murphy all'epoca era uno sconosciuto, Brendan Gleeson, uno degli altri due sopravvissuti che incontrano i due protagonisti, e Christopher Eccleston, il capo dei militari),"28 giorni dopo" è uno scarno(anche sul piano della trama, spiegando il meno possibile) horror a sfondo scientifico, che nella prima parte, e in quella finale mantiene alta l'angoscia nello spettatore:come in altri film del genere fanta-apocalittico, la tesi è quella che afferma la bestialità, il peggio che l'umanità può tirare fuori quando la Ragione è crollata del tutto, e il panico regna.Il film, in cento minuti o poco più , ha modo di suscitare nello spettatore ripugnanza,speranza,orrore e inquietudine;e Boyle, accantonata la vena umoristica che c'era anche nel suo film più celebre,"Trainspotting",torna a far pensare che uno dei maggiori talenti cinematografici sorti in Gran Bretagna negli ultimi quindici anni è lui.

Nessun commento: