IL MIO NOME E' NESSUNO ( I, 1972)
DI TONINO VALERII
Con HENRY FONDA, TERENCE HILL, Jean Martin, Piero Lulli.
WESTERN "Gli uomini veri in qualcosa devono credere."La storia del vagabondo Nessuno, che crea leggende del west è effettivamente una buona idea, che si porta dietro una dose di romanticismo western efficace, e il contributo di Leone a questo film di Tonino Valerii, che incassò molto bene alla sua uscita, deve essere stato soprattutto in questo.Henry Fonda,che torna al western dopo aver sconvolto il proprio mito di eroe puro con il malvagio Frank di "C'era una volta il West", se la prende comoda contro il vitalismo un pò rozzo di Terence Hill,consapevole della propria superiorità d'attore rispetto al divo italiano:Valerii contamina le atmosfere leoniane con la scanzonata aria dissacrante della serie di "Trinità"(del quale Nessuno sembra essere un cugino molto ravvvicinato), comprese le musiche di un Morricone non troppo ispirato che rifà sé stesso con troppa insistenza.Ma lo spettacolo,sebbene annacquato da troppe concessioni allo spettacolo per famiglie, c'è, e non si sbuffa per la noia.Certo, l'iperrealismo del cinema di Leone abita da un'altra parte, ma Valerii non è stato un pessimo artigiano.
domenica 17 giugno 2007
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