DI WILLIAM FRIEDKIN
Con TOMMY LEE JONES, BENICIO DEL TORO, Connie Nielsen, Jenna Boyd.
THRILLER
Il film precedente di William Friedkin, "Regole d'onore", era una delle peggiori e maggiormente fasulle operazioni di retorica militarista mai apparse su schermo;cineasta di gran valore ma contraddittorio nelle scelte e nelle posizioni prese, capace di successi planetari ma anche di tonfi spaventosi, l'autore del "Braccio violento della legge" tornò con un thriller in cui il fulcro della vicenda narrata è un confronto-scontro tra un soldato dal talento omicida innato e l'uomo (che non ha mai messo in pratica le proprie tecniche) che gli ha insegnato a usarlo nell'esercito."The hunted" parte con un prologo ambientato nel Kossovo insanguinato da una guerra recente e oscena quanto le altre, tutto adrenalina, elabora una prima parte che presenta i personaggi e le loro motivazioni, per esplodere con una seconda metà in cui le parole non sono fluenti, ma l'azione mozzafiato la fa da padrona.Friedkin , qui a livelli molto buoni, ha fatto qui un film di rara crudezza,con un "padre"putativo e un "figlio" incompreso condannati a sbranarsi con la brutalità di due belve:il film può essere letto come un grande thriller ad alto tasso di spettacolarità, e con un intelligente scavo delle psicologie dei personaggi, ma puo'emergere un'impietosa analisi dei figli d'America che tendono le mani lorde di sangue verso chi li ha autorizzati a uccidere e poi li respinge, simile in questo(ma un pò anche nella struttura, qua e là) al primo "Rambo". Jones e Del Toro sono ottimi e tesi interpreti di questo film cosi'disperato,cosi'scabro e ben orchestrato.A mio modesto parere, uno dei film più belli della stagione 2002/03.
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