DI BRETT LEONARD
Con PIERCE BROSNAN, JEFF FAHEY, Jenny Wright, Mark Bringleson.
FANTASCIENZA
Senza grossi nomi nel cast (Brosnan era ancora lontano dallo sfoderare la pistola di James Bond), diretto da un regista al secondo lavoro, il cui nome era praticamente sconosciuto, aveva solo la credenziale dell'ispirazione ad un racconto di Stephen King (non tra i più memorabili), e la novità di un riferimento al mondo virtuale, all'epoca una dimensione misteriosa e di tremenda attrattiva: se la radice è da cercarsi nel "Frankenstein" shelleyano, "Il tagliaerbe" propone uno scienziato geniale e potenzialmente pericoloso, che tramuta un giardiniere dalla mente debole in una creatura dalle capacità fantasmagoriche grazie all'esperimento che ne survolta le proprietà nella sua alternativa appunto virtuale. Professionalmente non fatto male, questo è un film di fantascienza molto medio, con poco da ricordare, e, seppur rudimentale, con la forza dell'intuizione di una non realtà che negli anni seguenti diverrà un fenomeno su cui si interrogano menti celebri e non. Ovvi anche gli sviluppi della trama, con lo scienziato che cercherà di fermare la situazione quando ormai gli è sfuggita dal controllo:non ci si aspettino sorprese, ma un intrattenimento onesto,questo sì.
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