DI CASTELLANO & PIPOLO
Con RENATO POZZETTO, Donna Ohsterbuhr,Massimo Boldi, Massimo Serato.
COMICO
Uscito a Natale '84, "Il ragazzo di campagna" è uno degli ultimi grossi risultati commerciali di Renato Pozzetto, ma anche di Castellano & Pipolo, dopo i fasti delle stagioni precedenti: anzi, se per il comico lombardo ci fu ancora tempo per un bel colpo di reni con "Da grande" e le prime due "Comiche", per il duo di registi si può considerare l'ultimo esito davvero positivo, visto che lo strombazzatissimo "Grandi magazzini" di due anni dopo, con un cast zeppo di nomi di spicco della commedia, non riscosse poi i favori preventivati. La storia di questo film ha uno spunto piacevolmente surreale, con un quarantenne abituato alla vita agreste che si scuote tutto insieme dal torpore del suo tran tran e si decide ad affrontare la grande città:ed infatti, il meglio della pellicola è nella sequenza del risveglio, con tanto di vetri che sulla finestra non ci sono, un pinguino che esce dall'armadio e la bacinella dell'acqua che contiene ghiaccio. Poi, un nulla di un'ora e mezza con battute fiacche o inutilmente volgari ( il cugino "cittadino" Boldi, che rifà le battute che sparava all'epoca in televisione e si presenta alazando la gamba e lasciando andare metano a profusione...), Pozzetto che arranca tra volti seminoti in situazioni grossolane, buone tutt'al più per far ridere un pubblico molto volenteroso, con moraletta finale sospesa tra il balordamente loffio e l'innocuamente risaputo.
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