domenica 7 febbraio 2010

AI CONFINI DELLA REALTA' ( The Twilight Zone, USA 1983)
DI JOHN LANDIS, STEVEN SPIELBERG, JOE DANTE, GEORGE MILLER
Con VIC MORROW, SCATMAN CROTHERS, KATHLEEN QUINLAN, JOHN LITHGOW.
FANTASTICO
Lo sappiamo tutti, il film ad episodi è tra le formule più sfruttate della storia del cinema, e al contempo, una delle più rischiose: solitamente su quattro episodi, se due sono discreti è una fortuna,mentre magari gli altri due non suscitano alcun iteresse. Nella trasposizione cinematografica di "Ai confini della realtà", che ha influenzato più di una generazione soprattutto in USA, anche per via di autori come Matheson e Bradbury tra gli ispiratori, chi firma i quattro capitoli che compongono il lungometraggio sono firme di gran spicco, e all'epoca giovani leoni della direzione cinematografica: senza giudicarlo un capo d'opera, il risultato è comunque di un certo interesse per chi ama il cinema fantastico. Segnato da una doppia tragedia l'episodio di Landis (morirono sia il protagonista Vic Morrow che un tecnico in un incidente durante la lavorazione,con un elicottero), che cura anche il fulminante prologo con Dan Aykroyd e Albert Brooks, vive di un'ironia grottesca, mentre più poetico e gentile è il segmento spielberghiano con il nero Scatman Crothers che dispensa gocce di felicità (e di magia) in una casa di riposo;nell'episodio più originale, ed inquietante, quello diretto da Dante, un bambino con poteri straordinari e pericolosi tiene in ostaggio la propria famiglia, ma tra le righe vi si legge un'accusa ad un'errata e rovinosa interpretazione dell'infanzia, mentre non male, ma più di routine appare il conclusivo episodio che vede John Lithgow passeggero terrorizzato da una creatura orrida appollaiata sull'ala dell'aereo su cui sta viaggiando, anche se tratto da una sceneggiatura di Richard Matheson. Divertente e comunque aggraziato, è complessivamente uno dei migliori film ad episodi mai girati.

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