( Scent of a woman, USA 1992)
DI MARTIN BREST
Con AL PACINO, CHRIS O'DONNELL, Gabrielle Anwar, James Rebhorn.
DRAMMATICO/COMMEDIA
Martin Brest, memore dei successi ottenuti con i suoi film fino a questo, parla di un dramma umano con toni da commedia per rendere più leggero e appetibile alle platee lo spettacolo.Pur con due ore e mezza di proiezione, Pacino regge con stile e non si sbadiglia, anche se l'idea di far guidare a un non vedente una Ferrari nel bel mezzo di una grande città americana pare un pò eccessiva, e il finale retorico, completo di pistolotto sulla buona volontà risulti palesemente pregno dell'ottica dell'"american way of life".Brest sa tuttavia riscattarsi con leggerezza e indovinate sono diverse sequenze, su tutte quella della grottesca cena del Ringraziamento a casa del fratello del colonnello, con quel clima di sorrisi a denti stretti e antipatie malcelate.
Se si deve fare il paragone con l'originale di Dino Risi, cui Vittorio Gassman fornì una delle sue più ricordate, e notevoli, interpretazioni, il remake americano perde per il troppo cedere al dilungarsi, e per qualche forzatura. Sul piano interpretativo, l'italiano aveva più capacità caustiche, Al Pacino vinse con questo l'Oscar, e rende il ruolo con bravura, però era forse scritto meglio il ruolo nel film originale.
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