QUINTO POTERE ( Network, USA 1976)
DI SIDNEY LUMET
Con PETER FINCH, Faye Dunaway, William Holden, Robert Duvall.
DRAMMATICO
Sulla televisione,dapprima oggetto misterioso e poi nemico temibile, il cinema è stato difficilmente in grado di analizzare il fenomeno e riproporlo,anche in chiave critica o ironica. "Network",da noi "Quinto potere", da una sceneggiatura del Paddy Chayefski di "Stati di allucinazione" è uno dei pochi titoli in grado,a tutt'oggi, di fare un quadro in stile quasi fantapolitico di un importante stazione televisiva, e delle tragedie che vi si compiono in nome dell'audience e del palinsesto.Lumet è bravissimo a elaborare lo stato di allucinante tensione che governa il network, e altrettanto bene dirige il formidabile cast, dall'odiosa dirigente Faye Dunaway,capace di organizzare strategie anche a letto con un uomo, al paranoico anchorman Peter Finch, che pagherà a caro prezzo il suo nuovo status di arringatore di teleplatee,al gelido Robert Duvall,impassibile e spietato,fino al navigato manager William Holden che riesce comunque a mantenere un barlume di dignità:lucido, premonitore e graffiante,"Quinto potere" è ancora , quasi trent'anni dopo, un documento importante sulle potenzialità, soprattutto distorte, della scatola con il tubo catodico annesso.
giovedì 11 ottobre 2007
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