domenica 12 aprile 2009

RACHEL STA PER SPOSARSI (Rachel getting married, USA 2008)
DI JONATHAN DEMME
Con ANNE HATAWAY, Rosemarie DeWitt, Mather Zickel,Debra Winger.
DRAMMATICO
Benchè ancor giovane, Kym ha già una vita a pezzi, con un passato ormai lontano da modella, una brutta cedevolezza agli stupefacenti, la tendenza a farla finita e un trauma tremendo nel suo vissuto: outcast completa, nel fine settimana in cui la sorella Rachel si sposa, ha l'occasione di tornare a confrontarsi con la propria famiglia che comunque è ripartita, anche se faticosamente, nell'affrontare la vita, anche se ferita dalla perdita del figlio più piccolo. Jonathan Demme torna dopo la fase documentaria,dalla quale ha preso lo spunto della camera a spalla, e quella del ritocco ai classici, ad un cinema di racconto, in cui indaga, analogamente al Redford di "Gente comune" e al Moretti de "La stanza del figlio", sulle dinamiche complessissime di una famiglia in cui le cose non possono più tornare uguali a prima, causa un evento tragico (qui purtroppo causato, involontariamente, proprio dalla protagonista). E lo fa con stoffa da gran narratore dei sentimenti, dei caratteri. Perchè , asciugato da ogni retorica, "Rachel sta per sposarsi" è un film in cui parlano le inquadrature, i personaggi si esprimono con i cambi di umore e le scosse continue all'iter dei tentativi di andare avanti,nonostante tutto, pur nella cornice di un altro evento non comune quale un matrimonio. Aiutato da un cast in stato di grazia, l'autore de "Il silenzio degli innocenti" realizza qui la sua pellicola più riuscita, lo dico a titolo personale ma convintissimo, un film che continua a crescerti dentro anche molto dopo la visione, perchè non dà spiegazioni esaustive sul passato dei personaggi, dando modo ad ognuno di trarre le proprie conclusioni e di leggervi una propria interpretazione. Inspiegabile la scarsa considerazione dell'Academy, Anne Hataway a parte, qui splendida in una fragilità furibonda, per un film così bello da vedere e da discutere. E una scena che colpisce al cuore: quella riconciliazione ormai impossibile, senza parole, in cui la protagonista vede allontanarsi una madre da lei lontanissima, che non l'ha mai perdonata, senza alcun ripensamento, senza alcuna esitazione.

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