giovedì 9 aprile 2009

GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA (I,2009)
DI PUPI AVATI
Con DIEGO ABATANTUONO, PIERPAOLO ZIZZI,LUIGI LOCASCIO,FABIO DE LUIGI.
COMMEDIA
Com'è risaputo, il progetto originario di "Amici miei" doveva avere per teatro Bologna, e non Firenze, poi, causa il passaggio di consegne forzato dalla sorte da Germi a Monicelli, le cose sono andate come sappiamo( e ci ha guadagnato in malizia, non lo dico per campanilismo). Pupi Avati, a sei mesi dall'uscita e dal buon risultato de "Il papà di Giovanna" gira una commedia corale al sapor di malinconia, come è suo tipico, con riferimenti non poco palesi al cinema appunto dell'autore di "Sedotta e abbandonata". La ricostruzione d'epoca è al solito curata, si respira nella pellicola lo spirito del cinema di quegli anni, ma se questa era la realtà , ha un bel dire chi bofonchia sul com'è peggiorata l'Italia rispetto al passato:poco belli e poco buoni si era, e così siamo oggi, ma Risi e De Sica,per esempio se ne erano accorti già agli albori di quell'era dorata che si ricorda come quella del "boom".Detto questo, pur riconoscendo ad Avati una cifra personale e una vena prolifica che ne fa un atipico nel panorama nostrano, "Gli amici del bar Margherita" strappa dei sorrisi, ma riassembla troppo da "Signore e signori", la saga di "Amici miei" e "Fantozzi" per risultare apprezzabile come lavoro a sè stante:in un cast complessivamente buono, convince meno di tutti il regolarmente ottimo Luigi Lo Cascio in un carattere del tutto sopra le righe che appare forzatissimo, e l'espediente della voce narrante è fin troppo presente per non insinuare nello spettatore il dubbio che l'autore sia poco convinto di riuscire a narrare ogni personaggio come vorrebbe.

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