UOMINI CONTRO ( I, 1971)
DI FRANCESCO ROSI
Con MARK FRECHETTE, Gian Maria Volontè, Alain Cuny, Giampiero Albertini.
DRAMMATICO
Apprezzo sempre l'impegno di Francesco Rosi, un cineasta che si è sempre messo dalla parte più scomoda, un intelligenza critica, e pure piuttosto arrabbiata,verso i mali delle istituzioni, dello Stato, della società.E un film suo ambientato nelle trincee dei fanti italiani buttati a far da concime di carne e sangue per la risibile gloria sabauda non poteva che essere tutto fuorchè celebrativo verso la Grande Guerra.Però "Uomini contro" ha, pur tra scene molto belle, attori molto appassionati e una sceneggiatura senza fronzoli, un rischioso controcanto retorico espresso nelle scene madri spesso sottolineate da musiche troppo ridondanti, quasi a voler rimarcare le intenzioni del regista.Comunque positivo il giudizio sul film, che andrebbe proiettato nelle scuole( ma chi ne ha il coraggio in una scuola che da sempre si ferma,nell'insegnare la Storia, ai primi del Novecento?) per raccontare di che sangue e di che assurdo cadere di uomini è anche fatta la Storia di questa Italia.Bellissima la scena in cui l'ufficiale ribelle Volontè , giunto davanti alle trincee degli austriaci esorta i soldati di tutte e due le fazioni a girare le armi contro i generali spietati che li mandano a morire con indifferente inumanità.Indimenticabile l'odioso, demente generale Alain Cuny, reso con pietrosa aderenza dal bravo attore francese.
venerdì 31 agosto 2007
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