domenica 26 agosto 2007

RICORDATI DI ME ( I, 2003)
DI GABRIELE MUCCINO
Con LAURA MORANTE, FABRIZIO BENTIVOGLIO, Silvio Muccino, Monica Bellucci.
DRAMMATICO
Pubblicizzato come pochi altri film nella storia del nostro cinema, uscì più o meno due anni dopo "L'ultimo bacio", la nuova fatica di Gabriele Muccino.Diciamolo subito:il film è interessante, però...Il regista romano si conferma ottimo nel gestire la macchina da presa, capace di dense sequenze in cui le belle immagini si sposano a un commento sonoro o musicale quanto mai efficace, intelligente nello scavare i propri personaggi,che sono poi la gente comune( beh, insomma, non sono tutti o quasi un pò troppo belli?).Le tematiche del film precedente sono riprese ed ampliate nello studio di una famiglia borghese di oggi,con ogni componente della quale sorpreso in un momento particolare dell'esistenza propria e del nucleo di cui fa parte.Anche troppo incalzante, benchè cinematograficamente buona, nella prima metà il ritmo si fa presto troppo sostenuto per poter reggere senza sbandare fino alla fine, e infatti si ha un notevole rallentamento nella restante metà:degli attori, Bentivoglio criptico, alle prese con un personaggio tutto trattenuto, anche passivo quasi, mentre Laura Morante, che sappiamo attrice di talento, ha una parte troppo "sparata", che la obbliga ad urlare quasi tutto il tempo,verosimili sono i ragazzi Muccino Jr.(che migliorerà in seguito la dizione, perchè in alcuni momenti non si capisce bene ciò che dice) e la Romanoff, che praticamente interpreta il personaggio più vuoto e peggiore di tutti, la figlia che ha l'unico scopo di arrivare a comparire in tv.Sorprendente Monica Bellucci, per una volta senza voce impostata, e funzionali gli apporti di Silvestrin,Taricone(che rifà se stesso con amara ironia) Roncato e Lavia, eccezionalmente anche buffo oltre che nevrotico.In case troppo piene di porte chiuse si concentrano troppe solitudini accostate, che non si amalgamano mai:e ognuno sputa il rancore per quello che non ha saputo essere, addossando agli altri i propri rimpianti per un'altra vita.In questo ritratto di famiglie egoiste e senza capacità di scelta( l'unica che opera in tal senso è l'amante Monica Bellucci), Gabriele Muccino dà prova di essere un regista di stile, ma sembra troppo preoccupato qui di dover piacere a tutti, maniera assolutamente da scartare per arrivare a essere considerato un Autore.

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