venerdì 31 agosto 2007

SICKO ( Sicko, USA 2007)
DI MICHAEL MOORE.
DOCUMENTARIO
E' tornato Michael Moore, e stavolta nel suo mirino di fustigatore c'è la sanità americana: in due ore di inchiesta in celluloide,l'occhialuto documentarista prende in esame alcune tra le molte storie pervenutegli da persone che hanno avuto guai con il mondo medico statunitense. Se vi lamentate abitualmente della condizione sanitaria italiana ( ma recenti studi ci hanno messo tra i tre paesi meglio serviti da questo punto), guardare questo film può procurarvi qualche sollievo. La sensazione , dopo aver visto "Sicko", assomiglia molto a quella provata dopo "Fahrenheit 9/11", e cioè: Moore , perlomeno qui da noi, sfonda porte aperte con il racconto di un cinismo commerciale osceno da parte delle grosse multinazionali della medicina che controllano milioni di vite, permettendo o meno alle persone di curarsi , a seconda delle possibilità economiche e dell'assicurazione sanitaria che hanno. Al di là della naturale indignazione circa un potere sulla salute di ognuno ingiustificabile, se non si parla di quattrini e basta, innescato dall'amministrazione Nixon ( altro che Watergate, di peggio ha fatto...), il nuovo film di Moore centra il bersaglio , pur rischiando qualche lieve prolissità nello sciorinare dati su dati, ovviamente con il sarcasmo che è proprio all'autore di "Bowling a Columbine". Nella parte finale, con l'operazione compiuta dall' omone con il berrettino che porta a curarsi a Cuba persone altrimenti condannate dalle loro difficoltà economiche a soffrire più del dovuto. In questo segmento conclusivo, un'indagine condotta con brillante e rimbrottante serietà si tramuta in un appello alla fratellanza tra esseri umani che commuove: indimenticabili quell'incontro con i pompieri cubani, e la possibilità di sperare ancora nei volti di quelle persone che scoprono di essere stati trattati come merce avariata da colossi miliardari che , a scapito di famiglie afflitte, vite umane mandate al macero, elevano grattacieli sempre più grossi, e per i manager lasciano lievitare buste paga in crescendo.

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