martedì 7 agosto 2007

TENEBRE ( I, 1982)
DI DARIO ARGENTO
Con ANTHONY FRANCIOSA, Daria Nicolodi, Giuliano Gemma, John Saxon.
THRILLER
Omicidi in pieno sole, in una Roma borghese, forse commessi da più assassini."Tenebre" è il ritorno al thriller puro dopo l'escursione orrorifica del dittico "Suspiria"/"Inferno":Argento deluse ai tempi qualche fan per l'ambientazione nella luce della ferocia delittuosa dei suoi mostri dalla doppia vita.Ispirato a un fatto personale( ci fu qualcuno che prese di mira telefonicamente il regista),"Tenebre" ha due binari:quello per cui chi uccide lo fa dietro una pulsione moralista spinta oltre ogni tollerabile limite, e quello per cui (ancora più violento e incontrollato) è una vendetta a muovere il killer.Accelerando infatti la sequenza degli assassinii nella seconda metà del film, che giungono fino alla cifra-record di 12, il film sembra voler suggerire tematiche piu'ampie del previsto:e le vittime possono morire ingoiando pagine di libro mentre vengono sgozzate, o trafitte nel bel mezzo di una piazza affollata nell'indifferenza generale.Ottima l'idea del doppio finale, con un trucco da cinematografari della vecchia guardia( ma lo spettatore minimamente smaliziato capisce subito che quella non può essere la vera fine), ed è bellissima quella sospensione modellata dalla pioggia e anche dalla musica d'atmosfera dei ricostituiti Goblin, prima dell'ultimo orrore:da cattolico controvoglia qual' è sempre stato,anche qui Argento affida a una sorta di giustizia divina il destino dell'assassino, data la casualità con cui questi incontra una morte atroce.Buon cast, anche se in molti vanno al macello in poco tempo:credibile il commissario Germani di Giuliano Gemma, trepidante al punto giusto la Anne di Daria Nicolodi, fasullo come dovrebbe essere l'agente John Saxon, e con le sfumature giuste, in tutti i sensi, il Peter Neal di Tony Franciosa.Ultima considerazione:la scena finale vuol forse dire che l'arte astratta uccide? Sto scherzando....

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