lunedì 19 marzo 2007

ORIZZONTI DI GLORIA ( Paths of glory, USA 1957)
DI STANLEY KUBRICK
Con KIRK DOUGLAS , Adolphe Menjou, Ralph Meeker, George Macready.
DRAMMATICO
Il buonsenso in un contesto militare è spesso visto con diffidenza, e un idealista è votato a una probabile sconfitta.Uno dei piu'bei film in assoluto sulla guerra, vietato tra l'altro in Francia fino al 1975, è anche uno dei maggiori titoli di Stanley Kubrick, cineasta "capolavorista" per eccellenza. Il colonnello Dax, è un alto ufficiale che conserva ancora un'umanità in grado di consentirgli indignazione e rabbia contro i papaveri dell'esercito che conducono al massacro i soldati con la facilita'con cui si infilano i pantaloni, il processo, inutile e con sentenza praticamente gia'espressa, ha la bellezza visiva di una partita a scacchi : e il carrello,splendido, dei condannati verso la fucilazione, è una sfida all'occhio dello spettatore a non bagnarsi di lacrime. Si è discusso molto del pessimismo, e della mancanza di fiducia del grande Stanley nell'Uomo :"Orizzonti di gloria" è un lavoro che ribalta in un certo senso questa opinione comune. Infatti, a fronte del crudele pragmatismo dei generali, delle vigliaccherie tra commilitoni, e della disumanizzazione dei soldati, che culminano con la sdegnata protesta di Dax verso il superiore che ha ordito la fucilazione di tre soldati presi a caso (uno praticamente in coma) , spicca la scena in cui la ragazza tedesca intona una canzone popolare di fronte a un locale pieno di fanti francesi che la insultano e la deridono. In questa sequenza di grande coraggio morale, Kubrick pare voler dire che qualcosa lega tutti gli uomini, e che ci deve essere qualcosa di buono in loro, a creare un senso profondo alla nostra umanità, e al nostro vivere, che stemperi l'amarezza soffocante che talvolta , davanti a certe cose, ci opprime il cuore.

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